Campobasso

Si riapre. Il sindaco: “Locali rischiano chiusura se c’è folla”. Appello al Ministro per il Cardarelli

Roberto Gravina invia un lungo messaggio ai cittadini in vista della riapertura della maggior parte delle attività prevista per domani, 18 maggio. E si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: "Non ho voluto commentare quanto detto da colui che definisco l’esiliato di Francia, e mi riferisco a Berlusconi, ma anche a tutti coloro che ci hanno ricamato sopra. Il silenzio delle istituzioni è eloquente per quanto riguarda le responsabilità. E anche il presidente Toma si è fatto trascinare in una mischia politica che sa di sciacallaggio".

Saluto alla cittadinanza in vista delle riaperture, misure intraprese e pure qualche sassolino, anzi qualche bella pietra tolta dalla scarpa. È un Roberto Gravina che parla a 360 gradi in vista della fase 2.1, come è stata ribattezzata da qualcuno: “Domani finalmente si rientra al lavoro per tante attività che erano state chiuse finora – dice il sindaco –. Bar e ristoranti potranno essere aperti non solo per asporto e domicilio. Una giornata importante, frutto di un accordo noto a tutti che ha consentito di anticipare alcuni provvedimenti che erano stati in un primo momento programmati per il 1 giugno perché ci si è resi conto che si poteva, con prudenza, anticipare una serie di riapertura che dessero ossigeno ai commercianti”.

 

Le regole importanti da non dimenticare mai: “La prima regola è l’utilizzo obbligatorio della mascherina quando si entra in luoghi pubblici o in luoghi aperti al pubblico, e ogni qualvolta non c’è la distanza di un metro tra le persone. Inoltre, bisogna ricordarsi che tutto ciò è possibile grazie alla responsabilità di ogni singola persona. Mi auguro che tutti siano consapevoli che comportamenti corretti possono portarci a un futuro migliore”.

 

Serrande alzate per i barbieri. Anche per il primo cittadino, che ci scherza su: “Da domani, e sarò forse anche il primo a beneficiarne, riapriranno barbieri, parrucchieri, sempre con alcune misure definite dalla Conferenza Stato-Regioni. Siamo in attesa che la Regione Molise fornisca ulteriori prescrizioni o quello che si intenderà fare rispetto alle linee guida approvate. Si è in attesa del Dpcm che definirà ulteriori spazi che potranno essere goduti, riconquisteremo ancora un po’ di libertà, per esempio con le riaperture di musei e biblioteche. Per quanto riguarda i parchi, resteranno chiuse le attività ludiche per bambini e dalle segnalazioni dei giorni scorsi se la situazione non migliorerà saremo costretti a chiudere il parco di via XXIV Maggio, dove ci sono spesso assembramenti”.

 

Bisogna aggiungere che tutte le attività di ristorazione beneficeranno della delibera di Giunta che “abbiamo approvato e concederà l’occupazione del suolo pubblico senza limitazioni, o meglio verranno agevolate le procedure, sempre da autorizzare. Fermo restando che non ci sarà la possibilità di estendere in modo irragionevole la superficie occupata. Questo consentirà di poter iniziare la nuova fase con distanza di sicurezza. Nella zona di via Ferrari gli assembramenti restano chiaramente vietati e ciascun esercente se ne assume la responsabilità perché non saranno tollerati errori e si rischia la chiusura dell’attività commerciale. Quindi, prudenza, i responsabili dobbiamo essere tutti noi. Le regole sono queste e vanno rispettate da tutti. Nei prossimi giorni riapriremo i mercati, lì le regole sono molte ferree, bisognerà creare corridoi e non è facile. Ma assieme ai commercianti cercheremo di trovare le giuste misure da prendere”.

 

Per quanto riguarda gli aiuti ai cittadini in difficoltà, “il trasferimento dalla Regione dei fondi c’è stato finalmente, da dopodomani potremo elargire i fondi per aiutare nel pagamento di bollette, utenze e affitti. Con questo si completa il primo quadro di aiuti”.

 

Capitolo ospedale Cardarelli. Il sindaco spiega che “è hub di riferimento, e per questo un mese fa inviai una lettera ai vertici, preoccupato dell’usufruibilità di tutti i reparti. A quella lettera non ho mai ricevuto risposta. Non voglio fare polemiche ma pretenderò che ripartano le attività ambulatoriali. Non c’è un buon segnale sul blocco di alcuni servizi, come per gli interventi chirurgici per i quali non può essere attività la terapia intensiva perché la stessa è occupata da pazienti positivi al covid. E per questo le persone sono obbligate per esempio ad andare a Isernia per beneficiare della rianimazione. Mi aspetto e pretenderò, ho anche informato il Ministro alla salute, che se si va nella direzione di confermare il Cardarelli hub per il covid si dovrà farlo ma garantendo le prestazioni anche per i non covid. Non c’è più tempo da perdere. Ci si dovrebbe occupare più di questo che delle polemiche”.

 

A tal proposito, Gravina risponde al fuoco ‘nemico’ che gli è piombato addosso sulla gestione delle decine di casi positivi nella comunità Rom, rispondendo ad alcuni esponenti del centrodestra che l’hanno attaccato: “Voglio chiedervi scusa io per loro, e mi riferisco a coloro che si sono dimenati nella ricerca di un capro espiatorio e di un unico responsabile per i fatti noti del 30 aprile. Non ho voluto commentare quanto detto da colui che definisco l’esiliato di Francia, e mi riferisco a Berlusconi, ma anche a tutti coloro che ci hanno ricamato sopra. Il silenzio delle istituzioni che ho interrogato pubblicamente è eloquente per quanto riguarda le responsabilità. Ma guardiamo avanti perché la collaborazione istituzionale è fondamentale. Da sindaco mai mi sognerei di continuare ad alzare i toni. Ma un sindaco deve poter chiarire e evidenziare le responsabilità di tutti. Rilevo un’uscita fuori luogo da parte del vertice della Regione Molise, quando mai sono stato redarguito dal presidente Toma, mi dispiace che si sia fatto trascinare nell’agone politico e soprattutto in una mischia politica che sa molto di sciacallaggio”.

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