Il focolaio

Rom positivi a Termoli, centrosinistra: “Primi casi il 1 maggio, cosa è stato fatto da allora?”

L'esplosione del focolaio nella comunità di origine nomade della città adriatica spinge l'opposizione a presentare un'interpellanza al sindaco per capire quali provvedimenti sono stati adottati dopo le prime positività dell'1 maggio

Cosa è stato fatto dall’emergere del primo caso di coronavirus fra i rom di Termoli, datato 1 maggio, per evitare che si propagasse il contagio nella stessa comunità di origine nomade e in generale in tutta la città? È quello che chiede il centrosinistra di Termoli al sindaco Francesco Roberti in una interpellanza riguardante i contagi da covid-19 che negli ultimi giorni hanno avuto un’impennata.

Adesso quindi l’opposizione rappresentata in Comune da Angelo Sbrocca, Oscar Scurti, Manuela Vigilante e Andrea Casolino chiede di fare chiarezza su quali provvedimenti sono stati adottati per prevenire il focolaio.

centrosinistra termoli

“Alla luce dei nuovi contagi che si sono registrati negli ultimi giorni a Termoli, che costituiscono un preoccupante campanello d’allarme, soprattutto in considerazione del fatto che siamo appena entrati nella Fase 2, che consente la graduale e tanto attesa ripresa delle attività economiche, noi consiglieri PD e Vota per Te del Comune di Termoli riteniamo doveroso chiedere al Sindaco Roberti, con un’interpellanza urgente, se e quali misure ed azioni ha posto in essere, in seguito alla notizia dei due nuovi contagi dello scorso 1 maggio, per monitorare la situazione e soprattutto  arginare la diffusione di nuovi casi” si legge nell’interpellanza degli esponenti dell’opposizione.

Va ricordato che a oggi il numero dei rom contagiati da covid-19 a Termoli risulta essere di 14, con ben 9 casi registrati solo domenica scorsa.

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Il centrosinistra chiede inoltre di conoscere “se i nuovi casi registrati a Termoli nella giornata di ieri (domenica 17 maggio, ndr) sono appartenenti allo stesso cluster del 1 maggio ed in caso affermativo quali misure di isolamento e di contenimento sono state adottate e quali controlli sono stati effettuati per garantire l’effettiva osservanza delle restrizioni da parte dei due ragazzi positivi”.

E ancora, il centrosinistra domanda “se la scelta di trasferire le nove persone risultate positive presso una residenza in cui vivono altri familiari sia stata fatta considerando che in questo modo si espongono anche quest’ultimi al rischio effettivo di contagio, oppure se è già a conoscenza della positività anche dei familiari”.

Infine la minoranza Pd e VotaxTe domanda “se questi nuovi contagi possano essere riferiti al cluster di Campobasso e quindi di Vasto o si tratta di un nuovo focolaio. Inoltre, visto che siamo ormai entrati nella Fase 2, che consente la graduale ripresa delle attività sinora rimaste chiuse, quali iniziative intende adottare per contenere la ulteriore diffusione del contagio sul territorio della nostra città, anche in considerazione del fatto che tale incresciosa situazione venutasi a creare rischia di danneggiare ulteriormente la nostra città sotto il profilo turistico ed economico”.

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