Tutela dell'ambiente

Raccolta di olio esausto, a Campobasso saranno installati altri 6 bidoni

La giunta guidata da Roberto Gravina ha autorizzato altre postazioni che consentiranno di raggiungere i quartieri della città in cui il servizio era assente. I primi due contenitori erano stati installati solo in via Toscana e in via Croce

La sperimentazione è iniziata lo scorso ottobre, quando a Campobasso sono stati installati i primi due contenitori per l’olio esausto, in via Toscana e in via Croce, vicino alle ‘Case dell’acqua’. La raccolta, inizialmente prevista solo tramite il conferimento dell’olio all’isola ecologica di Santa Maria de Foras, ora si amplia e raggiunge altri quartieri della città, anche alcune zone in cui ancora non è partito il servizio di differenziata porta a porta.

Altri sei contenitori saranno posizionati in via Ungaretti, via Sant’Antonio Abate, via Gian Battista Vico, via XXV Aprile, tra via Cardarelli e via Garibaldi, piazza Andrea d’Isernia. Le aree sono state individuate dalla Sea Servizi ambiente spa, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti nel capoluogo, e i nuovi bidoni si aggiungeranno ai due già esistenti in via Toscana e via Croce, autorizzati con delibera di Giunta comunale il 24 settembre 2019. “Sono due postazioni sperimentali ma siamo fiduciosi di poter servire ogni quartiere”, le parole dell’assessore all’Ambiente Simone Cretella quando assieme al presidente della Sea Gianfranco Spensieri ha inaugurato la postazione del quartiere Cep.

Oli esausti alimentari, attivate due postazioni e a breve arriva la terza in via Vico

La sperimentazione deve essere andata bene se a distanza di qualche mese la giunta Gravina ha deciso di installare nuovi bidoni, questa volta sulla base della comunicazione del direttore della Sea Mauro Vitolo che ha scelto le postazioni (il presidente Spensieri con gli altri due componenti del Cda Sandro Addona ed Enza Iannetta hanno presentato ricorso contro il Comune, ndr)

“La raccolta differenziata di olio vegetale alimentare esausto di uso domestico è una pratica virtuosa e vantaggiosa, che permette di migliorare la qualità dell’ambiente e di ridurre i costi ambientali dovuti ad uno scorretto smaltimento”: questo l’obiettivo che intende raggiungere amministrazione comunale, come si legge nella delibera numero 108 approvata lo scorso 27 maggio dall’esecutivo comunale.

Nei contenitori quindi potrà essere conferito olio vegetale di provenienza domestica come l’olio di frittura, l’olio delle conserve e del tonno in scatola che costituisce una minaccia per il sottosuolo e per le piante.

Al tempo stesso l’olio differenziato dai cittadini può essere trasformato e utilizzato per realizzare saponi, distaccanti per edilizia, nuova energia e soprattutto biodiesel, un biocarburante non fossile e poco inquinante.

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