Sono due casi diversi e distinti, ma dopo l’abbandono di ecoballe di rifiuti in territorio di San Martino in Pensilis lo scorso aprile, desta sconcerto il sequestro operato nelle scorse ore dalla Polizia Municipale di Campomarino.
In contrada Arcora è stata infatti scoperta una vasta area colma di rifiuti speciali e pericolosi. Perlopiù rifiuti domestici di vario tipo, dalla plastica alla carta alle classiche buste nere piene di ogni cosa. Ma ci sono anche pneumatici, scarti edili, materassi.
La presenza di così tanti rifiuti in una specie di piccolo dirupo, quasi invisibile dalla strada, lascia pensare a qualcosa di più di qualche scarto gettato dall’incivile di turno. Sembra quasi che un camion carico di immondizia da smaltire abbia scelto questo posto nelle campagne di Campomarino per disfarsi del proprio carico.
Se così fosse sarebbe un gesto doppiamente grave, perché significherebbe che dietro ci sia un disegno ben preciso di abbandono di rifiuti per evitare costi e trasporto di rifiuti da smaltire secondo la legge. Come detto, i tre abbandoni di San Martino in Pensilis sui quali indaga il Noe dei carabinieri, sono ben diversi. In quel caso si intuisce con ragionevole certezza la mano della criminalità organizzata, probabilmente campana.
In questo caso è difficile fare ipotesi che siano più di una sensazione. Alla Polizia Locale di Campomarino il non facile compito di fare chiarezza.
Al momento l’area costruita da un vecchio scavo edilizio delle dimensioni di 30 metri per 20 e profonda 4 metri è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il reato ipotizzato è quello di abbandono di rifiuti e al momento si procede contro ignoti.
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