Alla fine il sindaco di Campobasso Roberto Gravina si è preso qualche ora di tempo in più prima di firmare la nuova ordinanza per anticipare l’orario di chiusura dei locali dopo le scene di sabato scorso, 23 maggio. Le folle di ragazzi osservate nella ‘strada dei pub’, via Ferrari, e comuni ai luoghi della movida di tante altre città italiane hanno destato sconcerto in gran parte dell’opinione pubblica.
A Termoli, ad esempio, il sindaco Francesco Roberti ha deciso che alle 23 i locali dovranno chiudere. A Montenero e Guglionesi i bar già devono abbassare la saracinesca rispettivamente alle 21 e alle 22.
A Campobasso l’orario non cambia: entro mezzanotte bar e pub dovranno chiudere i battenti.
Intanto ieri – 25 maggio – il primo cittadino del capoluogo ha avviato una interlocuzione col questore Conticchio per valutare una nuova ordinanza. Sabato sera le Polizia locale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno controllato i punti clou della movida campobassana: un mezzo della Polizia ad esempio ha stazionato a lungo in piazza Prefettura.
“Le forze dell’ordine sono state impegnate durante il fine settimana in gran numero su tutto il territorio cittadino, a Campobasso come altrove, in modalità dinamica – ha spiegato l’assessora al Commercio Paola Felice – ma è evidente che da soli i controlli non bastano per impedire che accadano situazioni improvvise di assembramento. La realtà ci porta a capire che al di là di nuove restrizioni o provvedimenti, ciò che serve principalmente è imparare a stare in modo diverso insieme agli altri, il nostro modo di socializzare oggi, almeno per il momento, deve cambiare e in fretta, per il bene e la sicurezza di tutti”.
La prima ‘ricetta’ per evitare gli assembramenti davanti ai locali riguarda la possibilità di sistemare tavoli e gazebo all’esterno.
“Come Amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessora Felice – stiamo cercando di accelerare il più possibile tutte le pratiche per l’occupazione esterna di suolo pubblico che ci stanno pervenendo da parte delle attività commerciali, in modo così da portare a diminuire il rischio di assembramenti esterni come quelli che sono stati documentati giorni fa. Nelle azioni da mettere in campo per garantire il rispetto delle misure di sicurezza sanitaria c’è da rapportarsi anche con le esigenze sociali ed economiche che si avvertono sui territori e che non possono essere semplicemente disconosciute”.
E ancora: “Abbiamo applicato già, sin dalla scorsa settimana, e siamo stati i primi a farlo, una limitazione sull’orario di apertura delle attività di somministrazione fissata alle ore 24, ma oltre alle doverose accortezze dei gestori e ai controlli delle forze dell’ordine, è necessario che le persone comprendano bene come sia essenziale il rispetto da parte di ognuno di noi delle regole del distanziamento e dell’assoluto divieto di assembramenti, un rispetto reciproco utile non solo per porsi al sicuro dal contagio, ma anche per aiutare gli esercenti che si sono rimessi in discussione e stanno affrontando questa ripartenza non senza difficoltà. L’Amministrazione comunale – ha detto in conclusione l’assessore – porterà avanti ulteriori campagne di sensibilizzazione dirette in particolar modo ai giovani proprio nelle zone in prossimità dei locali, per far comprendere senza fraintendimenti come sia necessario cambiare le proprie abitudini in certe situazioni, ma la fiducia che viene concessa va saputa gestire e bisogna dimostrare di meritarla”.
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