San salvo

Pilkington, uno dei forni viene ‘messo in veglia’. A rischio lavoratori

Uno dei forni della Pilkington, azienda di San Salvo, è stato ‘messo in veglia’ fino al 31 agosto e per i prossimi mesi non produrrà vetro. Una notizia pessima dal punto di vista lavorativo, perché riduce la produzione dell’azienda al confine con il Molise e potrebbe portare a una riduzione del personale. Questo infatti quanto avevano detto nelle scorse settimane i sindaci della costa molisana nell’appoggiare la sindaca di San Salvo Tiziana Magnacca nella battaglia per la sopravvivenza a pieno regime della fabbrica dove lavorano tanti molisani.

La ‘messa in veglia’ del forno Float Ss2 fino ad agosto porterà anche a posticipare alcune attività collegate al Piano Industriale dell’azienda.

“Un campanello d’allarme, a nostro dire, drammatico che se non verrà ascoltato avrà ripercussioni pesanti e drammatiche sul nostro territorio” afferma il Pd di San Salvo che si appellano a Governo e Regione.

“In gioco non c’è solo il futuro dell’Azienda e di tutto l’indotto ad esso collegato, ma c’è in gioco anche e soprattutto il futuro dei lavoratori e di intere famiglie.

Ritenendo pertanto necessario trovare soluzioni immediate e concrete (senza dimenticare la Denso e gli stabilimenti satelliti della Pilkington, Primo e Bravo), ribadiamo l’appello alla Regione e al Governo, ma rivolgiamo un appello anche ai Sindacati e ai vertici aziendali che più di altri devono, insieme alla Politica, tutelare i lavoratori e le famiglie.

La crisi della Pilkington deve essere scongiurata così come deve essere scongiurata la delocalizzazione di alcune sue linee importanti che determinerebbero un impoverimento dei livelli occupazioni e un impoverimento produttivo del nostro territorio.

La Pilkington è da sempre il maggior produttore di vetro per macchina a livello nazionale ed europeo. È necessario lavorare affinché resti tale e che soprattutto che le sue linee produttive restino a San Salvo.

Dal canto nostro, e concludiamo, auspichiamo che vengano ridotti al minimo i costi superflui sostenuti dall’Azienda, che sia consentita una maggiore rotazione dei lavoratori in modo da lavorare di meno ma lavorare tutti (mantenendo così l’attuale livello occupazionale) e che venga sospesa la tassazione locale” scrivono Gianni Cordisco, Segretario del Pd Provinciale Chieti e Antonio Boschetti, Segretario del Pd San Salvo.

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