Dopo l'assalto ai bar

Movida, tre locali diffidati. Nel weekend più controlli contro assembramenti

Il questore Conticchio ha presieduto un tavolo tecnico per pianificare le attività di controllo e verifica dell'attuazione delle misure anti-Covid-19 che si svolgeranno nel capoluogo e in altri centri della provincia. Nei giorni scorsi due locali di Campobasso hanno ricevuto una diffida ad attenersi alle disposizioni di legge.

Servizi di controllo rafforzati in vista del fine settimana. E non solo. È quanto deciso dalla Questura di Campobasso al termine della riunione di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolta ieri, 21 maggio. Come noto, dal 18 maggio le attività commerciali hanno riaperto e con esse è aumentato il flusso delle persone.

Dopo le circolari ministeriali, l’assalto ai bar (soprattutto nel capoluogo) e il richiamo del premier Giuseppe Conte (“I party e gli assembramenti non sono consentiti), questa mattina il questore Conticchio ha presieduto un tavolo tecnico a cui hanno preso parte i rappresentanti delle altre forze di polizia, dei Comuni e delle Polizie Municipali del capoluogo e dei maggiori centri della provincia (Termoli, Larino e Boiano), per pianificare le attività di controllo che saranno portate avanti in maniera congiunta per verificare che vengano attuate le nuove misure stabilite dal Governo per il contenimento del Covid-19 in questa fase di ripartenza del Paese.

L’incontro è stato preceduto anche da un confronto con alcuni rappresentanti dei gestori di attività commerciali, in un’ottica di collaborazione per affrontare gli sforzi richiesti ad imprese ed istituzioni nell’applicazione della normativa. I servizi di controllo saranno attuati nei centri urbani, dedicando particolare attenzione nel weekend ai luoghi di abituale ritrovo soprattutto per la movida cittadina, con l’obiettivo di evitare forme di assembramento e di mancato rispetto delle misure di distanziamento sociale.

Movida, aumentano i controlli: multe ‘salate’ per i clienti, bar a rischio chiusura

Nei giorni scorsi, come già riportato, durante le attività di controllo tre titolari di locali pubblici di Campobasso sono stati diffidati ad attenersi alle disposizioni di legge e al rispetto delle linee guida per il settore della ristorazione, anche per quanto concerne il divieto di assembramento dei clienti.

Sotto la lente, a Campobasso, ci saranno soprattutto i locali di solito frequentati dai ragazzi la sera, dal Corso a via Ferrari passando per i diversi locali sparsi anche in periferia.

Ricordiamo che il piano del Viminale prevede sanzioni per i clienti e per i gestori dei bar e dei ristoranti che non rispetteranno le regole: multe da 400 fino a 3mila euro e licenza sospesa per i locali. Prima del pugno duro sarà rivolto loro un “invito” a rispettare le norme sul distanziamento che il Governo ha pure voluto incentivare abolendo la tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dando quindi modo agli esercenti di ‘aumentare’ la superficie disponibile in cui collocare i tavoli.

 

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