Il tema caldo

Mascherine a 50 cent, a Campobasso ci sono: “Noi le vendiamo dal 26 aprile”. Gli altri si stanno adeguando

Ha suscitato polemiche la scelta del Governo di imporre un prezzo calmierato ai dispositivi di protezione individuale. Mentre in tutta Italia sono introvabili, a Campobasso c'è un'eccezione: "Non c'erano alternative, abbiamo applicato il Decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte", ha spiegato il direttore tecnico della farmacia Picca, Agostino Musenga. Per fortuna alla fine è stato trovato l'accordo tra il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, Federfarma e Associazione Distributori di farmaci: saranno distribuite 10 milioni di mascherine a 50 centesimi. "La domanda però è elevata, i tempi quindi non possono essere garantiti".

Obbligatorie se si frequentano luoghi affollati (come autobus, treni supermercati), necessarie pure quando si incontrano i famosi “congiunti”. L’obiettivo è limitare il propagarsi del Covid-19. Le mascherine per proteggersi sono diventate, all’improvviso, beni di prima necessità. Chi lo avrebbe detto solo fino a poco più di due mesi fa… L’importante è che non diventino bene di lusso: si sa, nelle situazioni di emergenza c’è sempre chi lucra e approfitta per il proprio tornaconto.

Proprio per evitare tutto ciò, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato una decina di giorni fa un prezzo fisso per le mascherine: 50 centesimi più iva, per una spesa complessiva di 60 centesimi per i clienti. Da tempo non si assisteva ad interventi di questo tipo, ma i prezzi schizzati alle stelle (nel capoluogo molisano, ad esempio, alcuni negozi hanno venduto a 5 euro una mascherina) e la necessità di evitare speculazioni sui cittadini già impoveriti dalla crisi determinata dal coronavirus hanno indotto il Governo a prendere una decisione drastica.

L’annuncio poi ha scatenato le polemiche di numerosi esercizi commerciali, incluse le farmacie: per molti di loro era impossibile vendere a costo calmierato i dispositivi di protezione. Il tira e molla si è concluso in queste ore, quando è stato raggiunto l’accordo per la distribuzione di altri 10 milioni di mascherine alle farmacie, che saranno vendute appunto a 50 centesimi più Iva.

Si tratta di un’intesa tra il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, Federfarma e l’Associazione Distributori di Farmaci (Adf). I farmacisti pagherebbero a 38-40 centesimi le mascherine all’ingrosso, con un guadagno di circa 10 centesimi alla vendita per ognuna, raddoppiato rispetto ai mesi precedenti all’emergenza.

Per fortuna a Campobasso c’è chi fin dall’inizio dell’emergenza si è premunito con scorte che hanno potuto soddisfare la maggior parte delle persone. E soprattutto, fin dal 26 aprile, data in cui è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale l’ordinanza delle mascherine a 50 centesimi più Iva, si è adeguato, vendendo al prezzo ribassato i dispositivi comprati anche al doppio. E’ il caso della farmacia ‘Picca’ di via Monsignor Bologna a Campobasso.

Noi dal primo momento, ovvero da quando il Decreto ha imposto un prezzo di 50 centesimi più Iva ci siamo subito adeguati – spiega il direttore tecnico Agostino Musegna – seppure avessimo acquistato a prezzi molto più alti le mascherine che avevamo in carico. Non c’erano d’altronde alternative, si trattava di un decreto messo in Gazzetta il 26 aprile”.

Sull’accordo trovato per ulteriori dieci milioni di mascherine: “Sicuramente verranno distribuite a tutte le farmacie per venderle a questo prezzo. La domanda però è elevata, i tempi quindi non possono essere garantiti. Noi siamo stati lungimiranti ad acquistarne molte da subito. Abbiamo una buona scorta, stiamo contingentando le vendite”.       FdS

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