Emergenza covid

La Protezione civile in campo: mascherine ‘speciali’ per i disabili

A breve saranno consegnate e donate mascherine certificate riutilizzabili alle persone con disabilità intellettive e relazionali e alle persone sordomute

Perno della macchina dei soccorsi per le persone che durante il lockdown dovevano restare a casa e non potevano provvedere all’acquisto di beni essenziali (cibo e farmaci in particolare, ndr), la Protezione civile regionale si è attivata anche per reperire e consegnare le mascherine alle persone con disabilità.

“In questo tempo sospeso – spiega il capo della Protezione civile Alberta de Lisio – abbiamo cercato il più possibile di essere vicini al territorio senza mai risparmiarci. E questa fase 2 sarà ancora più complessa perche dovrà consentire a tutti di riprendere gradualmente una normalità non sempre gestibile”.

La Protezione Civile del Molise ha dunque fatto produrre alcune mascherine certificate riutilizzabili (non ad uso sanitario) con una ‘finestra’ trasparente “per consentire alle persone con disabilità intellettive e relazionali e alle persone sordomute di poter agevolmente comunicare “vedendosi” meglio e dunque poter ristabilire contatti più sereni. Non ci siamo potuti permettere grandi quantità ma ci tenevamo a dare un segnale che possa poi diventare una buona pratica a supporto di chi ha più difficoltà”.

Appena saranno consegnate, le mascherine saranno donate ai Centri di salute mentale regionali, alla rete delle persone con disturbi dello spettro autistico, ad alcuni centri diurni, alla neuropsichiatria infantile e all’Ente sordomuti come “piccolissimo simbolico supporto in questa “ripresa””.

“Ho personalmente contattato ciascuno dei referenti delle fasce di riferimento dei soggetti “fragili” locali – aggiunge la De Lisio – con i quali ci siamo tenuti virtualmente per mano in ogni attimo di questo drammatico momento, e ho provato anche a contattare i referenti nazionali delle persone sordocieche, che vivono solo di comunicazione tattile, in questo lungo periodo a maggior ragione drammaticamente esclusi da ogni tipo di relazione umana se non con i familiari conviventi, che fanno riferimento ad associazioni esterne alla regione poichè vivono una disabilità qui non direttamente seguita , ai quali queste mascherine, laddove la visione non sia del tutto negata, potrebbero comunque dare sollievo.

Parimenti ne vorremmo consegnare qualcuna ad ognuna delle vostre redazioni soprattutto per quei giornalisti che appaiono in video da collegamenti esterni e sono dunque tenuti a tenerle anche nel corso dei collegamenti”.

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