'decoro urbano'

La consigliera di Parità vince la ‘guerra del lato B’: manifesti sexy coperti di nero

Da qualche ora sono state messe delle ‘toppe’ nere sui glutei di un’avvenente ‘testimonial’ di una pubblicità promossa da un autolavaggio. Alcuni cartelloni pubblicitari utilizzati da un autolavaggio di Campobasso avevano scatenato le proteste veementi di Pina Cennamo, e ancora di Uil Mobbing& Stalking rappresentata da Carmela Amura, della Uil-Pari opportunità e politiche di genere rappresentata da Maria Varone e dell’Adoc Molise rappresentata da Nicola Criscuoli.

Curiosità, ilarità, scandalo. Le immagini che campeggiavano fino a qualche ora fa su alcuni cartelloni che pubblicizzano un autolavaggio di Campobasso, avevano scatenato le proteste di molte associazioni. In primis, della consiglierà di Parità, Pina Cennamo, indignata perché ancora una volta la donna, che tante battaglie ha condotto per la sua affermazione come persona e per i diritti che le appartengono, si vede degradata ad oggetto del desiderio”. 

 

Parole che hanno colto nel segno, visto che era stato interessato direttamente il Comune di Campobasso. E così ci si è attivati per coprire le parti anatomiche della ‘testimonial’ seminuda. In effetti, la pubblicità era molto equivoca. E così, i glutei della signorina sono stati coperti con delle ‘toppe’ nere, rendendo il tutto sicuramente più decente.

 

Un episodio che ha irritato, a ragione, la consigliera di Parità e molti cittadini. Con buona pace dei molti che, senza prenderci in giro, avevano regalato più di uno sguardo all’enorme pubblicità proposta sui cartelloni. Ma, senza voler fare i censori bigotti, un pizzico di decoro non guasta, in nessuna situazione.

 

E allora, il messaggio pubblicitario è forte è chiaro, anche senza ‘lato B’ all’aria e posizioni impossibili da equivocare.

Manifesti sexy, quel lato B che scatena l’ira della consigliera di Parità: parte la diffida

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