Anche la sanità molisana esce con tutti e due i piedi dalla fase emergenziale e si prepara ad imboccare la strada del ritorno alla normalità. Certo, una normalità che non sarà uguale a quella del passato perchè l’emergenza legata alla diffusione del Sars-cov-2 ha avuto un impatto importante su ospedali e strutture sanitarie in generale.
Lo scorso 18 maggio, con un iniziale allentamento delle restrizioni stabilite in un’ordinanza del governatore Donato Toma (la numero 30 del 15 maggio), è ripartita l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che è fondamentale per i pazienti non-covid: in quell’occasione ha potuto riaprire i battenti un primo segmento della sanità regionale (studi medici, dentisti, fisioterapisti solo per fare qualche esempio).
Dal prossimo 1 giugno sarà compiuto un secondo step: riprenderanno le prestazioni sanitarie differibili e programmate che erano state sospese durante il lockdown. Tutto avverrà “progressivamente e compatibilmente con il prosieguo delle attività correlate alla gestione dei percorsi covid”, avverte l’Azienda sanitaria regionale che ieri (26 maggio) ha annunciato l’importante novità e le regole a cui i pazienti dovranno attenersi.
L’obiettivo, spiegano i vertici dell’Asrem Oreste Florenzano e Maria Virginia Scafarto, “è garantire la massima sicurezza per gli utenti e per gli operatori sanitari”. Quindi, “per tutte le sedi coinvolte dalla fase di ripresa sono state definite specifiche misure organizzative e igienico-sanitarie ridefinendo percorsi in sicurezza e adeguati spazi che permetteranno le misure di distanziamento sociale”.
Innanzitutto, per evitare inutili spostamenti, gli utenti saranno contattati. Il giorno prima o i giorni precedenti coloro che dovranno recarsi nei vari ambulatori Asrem saranno sottoposti a colloquio telefonico per accertare l’assenza di sintomi riconducibili al covid, in primis la febbre.
Poi sarà fissato l’orario in cui dovranno presentarsi in ambulatorio. “Non sarà possibile arrivare con oltre 15 minuti di anticipo al fine di evitare assembramenti nelle sale di attesa”, avvertono dall’Asrem che ha stabilito regole e modalità di accesso differenziato e l’intervallo tra le visite per consentire la necessaria sanificazione degli ambienti tra un paziente e l’altro. Tra le misure previste c’è anche il consolidamento delle attività di triage, ossia la valutazione clinica del paziente.
Chi invece non potuto effettuare una visita durante il periodo della chiusura forzata potrà ‘recuperarla. “I cittadini verranno avvisati telefonicamente per riprogrammare le prestazioni e le visite”, informano dall’Asrem. Quindi chi ha fissato l’appuntamento non dovrà recarsi negli ospedali o nelle sedi dei distretti”.
Altra importante novità da tenere a mente: “Non sono ammesse visite, esami e prelievi ad accesso diretto. I pazienti che non hanno avuto la possibilità di effettuare le prestazioni prenotate nei mesi di sospensione delle attività ambulatoriali verranno contattati telefonicamente dalle strutture aziendali per fissare un nuovo appuntamento“.
Il ripristino dell’intero sistema delle cure per tutti i pazienti sarà un passaggio delicato e al tempo stesso decisivo per la sanità molisana che dovrà recuperare il tempo perso a causa dell’epidemia. Ne sono consapevoli il direttore generale Oreste Florenzano e il direttore sanitario Maria Virginia Scafarto: “L’avvio della fase 2 – commentano – risulta di elevata complessità e rappresenta certamente un traguardo ma anche una difficile sfida alla quale tutti i cittadini sono chiamati a rispondere con grande senso di responsabilità e civiltà. La ripresa delle attività ordinarie è fondamentale per assicurare il diritto alla salute di tutti i cittadini ai quali chiediamo la massima collaborazione nel rispetto delle regole definite al fine di assicurare un efficace e duraturo ritorno alla normalità”.
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