La fase 2 per il settore produttivo sarà un’impresa ardua. Le attività sono al collasso e troveranno mille difficoltà a riaprire.
Dopo due mesi di chiusura forzata hanno carenza di liquidità per far fronte alle spese correnti ad ai pagamenti degli arretrati. Gli operatori hanno bisogno di ossigeno, che va tradotto in un cospicuo contributo a fondo perduto. Tutte le misure che il governo centrale e quello regionale metteranno in atto dovranno tradursi in velocità e concretezza.
È fondamentale semplificare l’accesso al credito e semplificare le procedure burocratiche tralasciando ad esempio la verifica del DURC o della posizione debitoria pendente verso lo Stato.
La Confesercenti associa in Molise 1.200 imprese delle quali, da una nostra stima approssimativa, il 30% chiuderà definitivamente.
Proponiamo pertanto delle misure concrete ed urgenti per evitare che ne chiudano anche altre:
- a) Il prolungamento della Cassa integrazione;
- b) la decontribuzione per 1 anno;
- c) L’azzeramento dei tributi locali per 1 anno;
- d) Una garanzia sui prestiti agevolati rimborsabili in 10 anni;
Alla politica regionale facciamo inoltre notare che c’è bisogno di un maggior dialogo preventivo con le organizzazioni di categoria che sono portavoce delle reali esigenze degli operatori e sanno bene di cosa essi hanno bisogno, in quanto tempo e a che condizioni.
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