Lo special wolf

Il commosso ricordo di Vincenzo Cosco: “L’uomo che combatte non perde mai”

Cinque anni ci lasciava una grande persona prima che un bravo allenatore. La tifoseria del Campobasso e il Molise intero, a cominciare dalla sua Santa Croce di Magliano, lo portano nel cuore. Nelle orecchie di tutti quel coro che fa venire i brividi a lui dedicato anche nel giorno dei funerali, davanti a duemila cuori infranti. Un sostenitore del Gela gli ha voluto regalare un video commemorativo.

Un guerriero più che un allenatore. Ma soprattutto un amico vero. In queste ore, cinque anni fa, si spegneva Vincenzo Cosco. A soli 51 anni. Un giorno tristissimo, accompagnato da uno smarrimento terribile. Che non svanisce, anche a distanza di tempo. Il vostro cronista sarà pure ripetitivo ma nelle orecchie, negli occhi ricolmi di lacrime, nella mente, torna un coro che accarezzò l’anima nobile del mister nell’ultima partita alla guida del Campobasso: “Vincenzo Cosco-Vincenzo Cosco…” scandito più volte dagli applausi dei tifosi rossoblù.

Non lo dimenticheremo mai. E quella mano portata al cuore prima di rientrare per l’ultima volta nel tunnel degli spogliatoi di Selvapiana… Le stesse immagini vissute, però con il cuore infranto, a Santa Croce di Magliano, nel giorno dei suoi funerali. Fu struggente risentire quel coro di fronte a duemila persone in lutto.

Ma è bello ricordare soprattutto quello che Vincenzo ha lasciato a tutti noi. Per esperienza personale, è impossibile dimenticare le sue sedute di allenamento, sempre a mille, i suoi momenti di severità seguiti sempre da attimi goliardici, come nel migliore degli spogliatoi. Le ‘riuniuni del giovedì’, come le chiamava lui, fatte nel bar alle spalle dello stadio assieme a pochi giornalisti. E il sottoscritto era sempre presente, per fortuna. “Dobbiamo trovare una strategia vincente” amava ripetere, riempiendo di orgoglio e di importanza l’interlocutore. E poi, quelle chiacchierate al telefono quasi infinite, tra Campobasso e Santa Croce di Magliano, interrotte spesso per… problemi tecnici.

Vincenzo Cosco

Vincenzo Cosco era un uomo genuino, sapeva essere duro ma dolce allo stesso tempo. Pignolo, intelligente, preparato, professionale. Altrimenti non sarebbe arrivato alle soglie della serie B, dove sarebbe approdato se la malattia non l’avesse strappato alla moglie Silvana, donna esemplare, ai figli Gaia e Luigi, primi partecipi di un dolore che a parole è difficile descrivere.

Un tifoso del Gela ha voluto regalare alla famiglia dello ‘Special Wolf’ un video a lui dedicato, con immagini e parole eloquenti. A proposito, non dimenticatelo mai: “L’uomo che combatte non perde mai”, Vincenzo Cosco.

P.S. Il 9 maggio si sono spenti anche Aldo Moro e Peppino Impastato. Vogliamo pensare che non sia un caso.

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