Venti di guerra nell'ohio d'italia

Strappo della Lega in Molise: si smarca dal centrodestra che protesta unito in tutta Italia

Il 2 giugno la nostra regione non ospiterà la manifestazione unitaria del centrodestra come previsto nel resto del Paese dai tre leader Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi: le forze della coalizione scenderanno in piazza divise, da una parte Forza Italia e Fratelli d'Italia, dall'altra il Carroccio. La rottura è maturata, secondo quanto riferiscono i bene informati, dopo l'epurazione di Luigi Mazzuto dalla giunta regionale guidata da Donato Toma.

La manifestazione è stata organizzata a livello nazionale dai leader delle forze di centrodestra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Alla fine anche Silvio Berlusconi ha deciso di aderire a quello che è stato definito “un flashmob silenzioso per protestare contro le politiche del Governo Conte”. Nel mirino le misure prese per la gestione dell’emergenza provocata dal covid-19.

Tutti in piazza il 2 giugno, nel giorno della festa della Repubblica, a Roma e in altre 100 città della penisola. ‘L’Italia non si arrende’, lo slogan lanciato. Tutti insieme appassionatamente, o quasi.

A sorpresa in Molise, l’Ohio d’Italia, il centrodestra sarà spaccato. A Isernia, la città scelta per il flashmob, si svolgeranno due distinte iniziative di piazza: la Lega ha deciso di smarcarsi, non sarà fianco a fianco agli esponenti molisani di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Lo strappo, riferiscono i bene informati, è maturato dopo la decisione del presidente della Regione Donato Toma che il mese scorso, prima dell’approvazione del bilancio, ha ‘cacciato’ Luigi Mazzuto quando ha azzerato la Giunta lasciando il Carroccio con un palmo di naso. O meglio senza rappresentanza politica nonostante abbia contribuito alla vittoria del centrodestra alle Regionali di due anni fa. L’epurazione probabilmente sarà stata vista come un affronto.

E così, a sorpresa, il commissario nominato da Matteo Salvini per occuparsi della Lega in Molise, Jari Colla, ha annunciato la ‘contro-manifestazione’: l’appuntamento è sempre a Isernia, ma in un orario e in una location diversa rispetto a quella scelta dal resto del centrodestra.

“Il 2 giugno saremo in piazza a Isernia in concomitanza con la manifestazione indetta a Roma e in quasi 100 piazze d’Italia dal leader Matteo Salvini. Come richiesto da tantissimi, eccoci pronti: tutti insieme a Isernia in piazza Tullio Tedeschi alle ore 17.00, rispettando le regole e in piena sicurezza, faremo un flash mob, con tricolori e senza simboli di partito, insieme agli italiani, ai lavoratori e alle categorie produttive dimenticati dal governo Pd-5Stelle assolutamente inadeguato a fronteggiare la crisi economica alle porte”, si legge nel comunicato diramato alle redazioni giornalistiche.

Ecco le motivazioni della Lega: “Famiglie, studenti, lavoratori dipendenti e autonomi, commercianti, imprenditori e partite Iva, tutti insieme, in piena sicurezza, mascherine al naso e tricolore nel cuore. A distanza di 3 mesi dall’inizio della pandemia ci sono ancora 2 milioni e 600mila lavoratori che non hanno ricevuto la cassa integrazione e un milione e 200mila partite Iva in attesa dei 600 euro, senza contare le tante categorie dimenticate e le imprese chiuse o a rischio fallimento. E’ un governo senza visione e senza idee chiare, che sta portando l’Italia verso una crisi economica che colpirà milioni di persone. Non possiamo stare con le mani in mano”.

Il comunicato arriva poco dopo l’annuncio di Forza Italia che, assieme a Fratelli d’Italia e ad altri movimenti che rientrano nell’orbita del centrodestra, si sono dati appuntamento alle 10 in piazza della Repubblica (piazza stazione). ‘Con le nostre proposte riparte l’Italia’ lo slogan scelto per il flashmob simbolico. 

“Saremo in piazza per contestare la maldestra gestione dell’emergenza Covid 19 dal punto di vista economico e sociale e per stare al fianco di commercianti, imprenditori, liberi professionisti, giovani lavoratori, famiglie e cittadini sempre più dimenticati da un governo che non riesce a tutelare i loro diritti. Con spirito assolutamente costruttivo e nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza – sottolineano gli azzurri molisani – intendiamo il 2 giugno sostenere con forza chi sta vivendo momenti davvero difficili in questo periodo e merita risposte concrete e immediate da parte delle Istituzioni”.

E ancora: “L’emergenza Covid purtroppo ha colpito in modo particolarmente violento talune categorie lavorative e sociali, che non possono continuare ad essere ignorate e abbandonate. Noi siamo pronti a presentare al governo proposte concrete, strutturali e in grado di far ripartire sul serio il nostro splendido Paese.

Il centrodestra farà fino in fondo la sua parte, con spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Anche se finora in Parlamento la nostra offerta di aiuto è stata rifiutata e il governo ha agito quasi sempre da solo, con risultati purtroppo evidenti e conseguenze che col tempo rischiano davvero di essere drammatiche”.

Chissà se dalle due piazze di Isernia, da una delle regioni più piccole d’Italia e per questo considerata spesso un laboratorio politico, arriveranno segnali sullo stato di salute del centrodestra. Ad esempio, a livello nazionale la Lega ha perso 10 punti. E in Molise veleni e prospettive di scissione potrebbero svuotare progressivamente il partito.

La crisi della Lega comincia in Molise. In Regione nessun eletto, tutti sedotti e abbandonati. Si apre la prima scissione italiana

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