Istituto brigida

Gli oggetti rifiutati diventano racconti. Al Museo ‘domestico’ partecipano anche le scuole termolesi

Il 18 maggio, Giornata internazionale dei Musei, gli studenti delle scuole medie termolesi hanno intrapreso uno speciale allestimento 'virtuale'. Oggetti come frammenti di vita, raccolti nel Museo dell'oggetto rifiutato

Può un oggetto essere raccontato così da permetterci di stare insieme anche se a distanza? Certo che sì, e lo dimostra il M.E.M.O.RI. ovvero il museo euro-mediterraneo dell’Oggetto Rifiutato, progetto cui partecipano anche molti alunni delle scuole termolesi.

Una sezione speciale, oggi come come oggi, è il Museo Spontaneo in edizione Domestica, fatto di cinque stanze visitabili in versione online. Da Termoli il progetto vede coinvolto l’Istituto comprensivo Brigida che, a sua volta, ha coinvolto altri istituti comprensivi della cittadina. In particolare partecipano attivamente due classi dell’Istituto Schweitzer e una classe dell’Istituto Bernacchia. Tutti insieme, in un’ottica di collaborazione tra scuole, nonostante la distanza imposta di questi tempi.

L’allestimento è cominciato lunedì 18 maggio. Non una data a caso, bensì quella della Giornata Internazionale dei Musei. “Se le scuole non possono recarsi a visitare il Museo M.E.M.O.RI. al MOON di Potenza, il M.E.M.O.RI. va da loro!” e dunque tutto si è spostato sulla piazza virtuale.

museo oggetto rifiutato

In museo è allestito con oggetti – donati dagli studenti che ne hanno fornito anche un racconto-descrizione –  che vanno a comporre le collezioni delle 5 stanze del M.E.M.O.RI.. C’è la stanza dei segni, quella dei frammenti, quella delle ripetizioni, quella delle chimere e quella delle cadute. Vasi rotti, biglietti di un viaggio, biglie, collanine le riempiono di senso. Il frammento di un ricordo, ad esempio, si traduce nel primo paio di scarpette di Asia (scuola Brigida). Ogni stanza dunque si compone di un album fotografico, con i racconti che degli oggetti hanno fatto gli studenti.

Un esempio? Agli studenti è stato chiesto quale fosse l’oggetto che mette loro gioia quando cade. Angelica della 3° A della Bernacchia ha risposto “un insieme di biglie colorate in vetro”. E ha descritto così il suo vissuto rispetto a quell’oggetto che ai più potrebbe sembrare inutile: “Ho deciso di mostrare le mie biglie perché il loro rumore mi rilassa molto e mi ricorda una bellissima vacanza in Sardegna fatta con la mia famiglia nella quale mi sono divertita tantissimo ed ho vinto queste biglie in vetro colorate. Quest’oggetto mi rimanda all’infanzia, ricordi che sembrano sbiadirsi, ma che riprendono colore ogni qual volta mi capita di rivederli e di risentire quel bel rumore”.


museo oggetto rifiutato

Durante questo periodo di emergenza, si è pensata e sperimentata un’Edizione Domestica dal titolo “Entrare fuori-Uscire dentro”. Entrare fuori nel museo in rete e uscire dentro le case dei compagni attraverso il racconto veicolato dall’oggetto, speciale mediatore di questo tempo sospeso.

La professoressa di arte Carla Di Pardo, tra i docenti che hanno accompagnato gli alunni nel progetto, esprime parole entusiastiche per la nuova avventura: “Bellissima iniziativa quella di aver attivato il Museo online e di averlo fatto proprio il 18 maggio, Giornata internazionale dei Musei celebrata in tutto il mondo. Ringrazio per questo le professoresse Francesca Zappacosta e Mara Ricci della Brigida (referenti del progetto) che ci hanno invitato a partecipare a questo interessante e ambizioso progetto. È stata un’interessante esperienza, per me e soprattutto per i ragazzi delle mie due classi partecipanti. Ringrazio la nostra Dirigente Marina Crema per aver supportato l’iniziativa e per averci permesso di partecipare, oltre che gli alunni delle classi coinvolte (1A e 2A dell’Istituto Schweitzer).

Nonostante la scuola si stia svolgendo, ormai da quasi tre mesi, in DaD (didattica a distanza, ndr), non si è mai fermata, il Covid-19 non è riuscito a fermare l’entusiasmo di insegnanti ed alunni – prosegue la prof Di Pardo -. Le attività continuano anche a distanza, il Laboratorio Artistico Creativo va avanti, nonostante tutto, la partecipazione dei ragazzi, dei colleghi e della scuola stessa è sempre attiva, partecipativa e propensa alle novità e agli scambi. Siamo lontani ma vicini. Un lavoro svolto a distanza tra due scuole dello stesso ordine e grado dello stesso comune di Termoli, questa è la scuola che ci piace”.

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