Le riaperture

Facciolla (Pd) contro Toma: “Inadeguato nei tempi, nei modi e nei contenuti”

Facciolla (Pd) contesta duramente il presidente della Regione Molise Donato Toma e la sua decisione di riaprire tutto a Campobasso e Termoli, “le città dove la maggior parte dei molisani si reca per lavoro o per le spese, nonostante questa palese situazione di pericolo e di mancanza di sicurezza il presidente”.

Toma, dichiara il segretario del Pd, “dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza nel gestire questa emergenza, inadeguatezza nei modi, nei tempi e nei contenuti. Oggi per l’Italia è un giorno storico, si torna o si prova a tornare alla vita come era prima del lockdown.
Per noi qui in Molise però questa giornata ha tutto il sapore dell’assurdo.
Siamo ‘sorvegliati speciali’ dal Governo nazionale perché mentre in tutte le altre regioni il numero dei contagi calava e quello dei guariti cresceva da noi c’è stata una impennata di contagi a Campobasso e Termoli, contagi per i quali ancora non sono state ricostruite puntualmente le catene di contatti e relazioni avute dalle persone coinvolte”.

Alla gravità della situazione in atto per i due focolai (legati a un unico cluster, verosimilmente) di Campobasso e Termoli, ci sarebbe poi la tempistica delle riaperture, secondo Facciolla.

“L’annuncio della riapertura per le attività commerciali è avvenuto ieri sera intorno alle 22.00 e quello che più stupisce è che il presidente ha chiesto agli esercenti di riaprire le loro attività questa mattina ma dotandosi di autocertificazione e documento di valutazione dei rischi.
Ora, per quanto i nostri commercianti siano dotati di buona volontà e lo hanno dimostrato sanificando e predisponendo i locali dei loro negozi, ma come potevano in una manciata di ore, per giunta di notte, potersi procurare i documenti richiesti?
In ultimo, ma non per ultimo l’inadeguatezza del nostro presidente è palese anche nel suo modo di comunicare.
Nel messaggio di ieri, diffuso tramite il suo profilo Facebook (quando invece sarebbe stato meglio inviarlo ai presidenti delle associazioni di categoria magari corredato dal modulo per l’autocertificazione così da raggiungere a cascata ogni singolo esercente seppure non dotato di Facebook) il nostro Toma per la gestualità ed il modo di usare la voce, ricorda quei guru televisivi che offrono corsi di autostima a 100 euro. Prepariamoci a camminare con lui sui carboni ardenti”

commenta