È stato dimesso questa mattina. Le sue condizioni sono migliorate e il medico di Filignano, ricoverato al Cardarelli di Campobasso lo scorso 18 marzo con infezione da nuovo Coronavirus, è stato trasferito nel reparto di Malattie infettive. Qui aspetterà la guarigione completa, che certamente avverrà dal momento che ora respira da solo e non ha più bisogno del macchinario.
Nella Terapia Intensiva del Cardarelli, il reparto salvavita dove in tutto il Paese tantissimi sono morti e non ce l’hanno fatta, non c’è più nessuno. Il Molise è la regione italiana che oggi, 5 maggio, può vantare un dato per ora unico. Basilicata e Valle d’Aosta, le regioni a basso numero di residenti che in qualche modo possono costituire un paragone con il Molise, si avvicinano a questa soglia con due o tre malati ancora coinvolti da cure intensive.
Per ora quindi il Molise può dichiararsi fuori dall’emergenza almeno sul fronte clinico. Dal punto di vista virologico è invece diverso: gli attuali positivi sono 177.
Ma non accadeva che la Terapia Intensiva fosse Covid free dal 5 marzo, esattamente due mesi fa. Quel giorno nel reparto diretto dall’equipe del dottor Flocco era entrato Gianni Serafini, primario di otorinolaringoiatria.
Il giorno seguente, 6 marzo, nello stesso reparto aveva fatto il suo ingresso un altro cittadino di Termoli, successivamente deceduto. Da quel momento non è stato registrato nessun giorni senza che il reparto fosse impegnato. E anzi, ci sono stati giorni in cui in Terapia Intensiva erano ben 9 i posti letto occupati, come successo alla fine di marzo.
Progressivamente il reparto si è svuotato passando a 8, 6, 4 posti letto occupati. Infine 2 posti letto per arrivare a 1 solo letto, il 23 aprile scorso.
I due pazienti bergamaschi guariti a Campobasso dal Covid fanno ritorno a casa
Da oggi non ce n’è più nessun paziente. “Una notizia che ci piace condividere e diffondere” è il commento del direttore generale Asrem Oreste Florenzano che divide il risultato con gli staff sanitari impegnati in questa battaglia che sta andando avanti da molte settimane. Finora i guariti con doppio tampone sono 76: l’ultima è la dottoressa in servizio al San Timoteo che ieri è stata dichiarata ufficialmente fuori dall’infezione. I ricoverati in malattie infettive sono al momento 11.
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