44 NUOVI TAMPONI, 0 NUOVI POSITIVI

Tra la mattinata e il pomeriggio non si registrano novità sostanziali, anche perchè i tamponi processati nelle ultime ore sono solo 44. I numeri restano dunque stabili.

Questo l’ultimo bollettino dell’Asrem delle ore 18: 

– 229 i casi attualmente positivi (190 nella provincia di Campobasso, 34 in quella di Isernia e 5 di altre regioni)
– 383 sono i tamponi positivi (307 nella provincia di Campobasso, 57 in quella di Isernia e 20 di altre regioni)
– 9291 i tamponi eseguiti di cui 8908 negativi
– All’ospedale Cardarelli di Campobasso i ricoverati sono 11: di questi 11 sono in Malattie Infettive (8 della provincia di Campobasso, 3 di quella di Isernia), 0 in Terapia Intensiva

– Sono 239 i pazienti in isolamento domiciliare (218) o dimessi dalla struttura ospedaliera in quanto asintomatici e clinicamente guariti (21)
– 111 i pazienti dichiarati ufficialmente guariti (81 della provincia di Campobasso, 18 di quella di Isernia e 12 di altre regioni)
– i pazienti positivi ricoverati al Neuromed, struttura privata accreditata di Pozzilli, sono tutti guariti

22 i pazienti deceduti con Coronavirus (16 della provincia di Campobasso, 4 di quella di Isernia e 2 di altra regione)
– 223 le visite domiciliari effettuate dalle Usca (115 Bojano, 29 Larino e 79 Venafro)
– 412 i soggetti in isolamento e 6 quelli in sorveglianza

185 TAMPONI NELLE ULTIME ORE: ALTRI 12 POSITIVI. SONO TUTTI DELLA COMUNITA’ ROM

Ci sono altri 12 positivi fra i Rom di Campobasso. Il numero complessivo sale a 72, in soli quattro giorni. Una criticità che di ora in ora aumenta la sua portata e che ora registra anche l’ammissione delle autorità sanitarie e istituzionali. “È un cluster preoccupante”. Dai nuovi tamponi effettuati questa mattina, 187, dunque altri 12 casi, che si sommano ai 10 di ieri sempre della comunità Rom e ai 41 dei giorni scorsi.

Aumentano anche i ricoveri in Malattie Infettive, che passano a 11. A controbilanciare il dato negativo c’è quello dei guariti, che nel totale sono 111. Quattro oggi, con residenze 2 a Termoli, uno a Larino e una a Petacciato. Quest’ultimo si riferisce alla giovane di 27 anni trovata positiva al Covid anche se asintomatica, sottoposta a tampone in quanto doveva effettuare un intervento chirurgico. La ragazza è stata dichiarata ufficialmente guarita con doppio tampone, così come gli altri.

Questo l’ultimo bollettino dell’Asrem delle ore 13:
– 229 i casi attualmente positivi (190 nella provincia di Campobasso, 34 in quella di Isernia e 5 di altre regioni)
– 383 sono i tamponi positivi (307 nella provincia di Campobasso, 57 in quella di Isernia e 20 di altre regioni)
– 9247 i tamponi eseguiti di cui 8864 negativi
– All’ospedale Cardarelli di Campobasso i ricoverati sono 11: di questi 11 sono in Malattie Infettive (8 della provincia di Campobasso, 3 di quella di Isernia), 0 in Terapia Intensiva
– Sono 238 i pazienti in isolamento domiciliare (217) o dimessi dalla struttura ospedaliera in quanto asintomatici e clinicamente guariti (21)
– 111 i pazienti dichiarati ufficialmente guariti (81 della provincia di Campobasso, 18 di quella di Isernia e 12 di altre regioni)
– i pazienti positivi ricoverati al Neuromed, struttura privata accreditata di Pozzilli, sono tutti guariti
– 22 i pazienti deceduti con Coronavirus (16 della provincia di Campobasso, 4 di quella di Isernia e 2 di altra regione)
– 198 le visite domiciliari effettuate dalle Usca (92 Bojano, 29 Larino e 77 Venafro)
– 392 i soggetti in isolamento e 7 quelli in sorveglianza

QUESTA LA MAPPA AGGIORNATA DEL CONTAGIO (ATTUALE) IN MOLISE

CAMPOBASSO 122 – TERMOLI 16 – CERCEMAGGIORE 16 – BELMONTE DEL SANNIO 10 – AGNONE 8 – ISERNIA 6 – BARANELLO 6 – POGGIO SANNITA 5 – RICCIA 5 – MONTENERO DI BISACCIA 3 – CAMPOLIETO 3 – CAMPOCHIARO 2 – FERRAZZANO 2 –– MONTAGANO 2 – BOJANO 2 – RIPALIMOSANI 1 – CASTELPETROSO 1 – VINCHIATURO 1 – SCAPOLI 1 – JELSI 1 – SANTA CROCE DI MAGLIANO 1 – SAN GIULIANO DEL SANNIO 1 – CAROVILLI 1 – GUARDIAREGIA 1 – CAMPOMARINO 1 – TORI 1 – VENAFRO 1 – PORTOCANNONE 1 – LARINO 1

IL CASO MOLISE: UNICA REGIONE IN CONTROTENDENZA DOVE CONTAGIO SALE

La tempesta sembrava alle spalle, e l’ottimismo era indotto dai numeri che, giorno dopo giorno, continuavano a calare o a subire oscillazioni minime. Ma da venerdì 8 maggio qualcosa è cambiato in Molise, e la recrudescenza dei casi di covid-19 ha gettato una luce sinistra sulla imminente ripartenza, che sembrava a un tiro di schioppo e ora invece rischia di allontanarsi.

Il Molise, citato tra le regioni virtuose in tutti i telegiornali nazionali, rischia ora di spostarsi in tutt’altra direzione. Perché negli ultimi 3 giorni la nostra regione non è più tra quelle con l’incremento minore di nuovi casi. Certo, continua a non registrare vittime da molti giorni, continua da qualche giorno ad essere vuota la Terapia Intensiva, ma al di là di questi dati e del numero di guariti che aumenta bollettino dopo bollettino non c’è molto da stare allegri.

Molise che pare in controtendenza, sebbene con i suoi numeri microscopici per via delle ragioni che tutti conosciamo, rispetto alle altre zone d’Italia. Persino la Lombardia – la regione epicentro dell’epidemia – nel lasso di tempo considerato ha invertito la sua rotta. A guardare la casella – nel bollettino nazionale quotidiano della Protezione Civile – dell’incremento dei casi totali, si evince come persino lì le cose vadano sempre meglio. E la Lombardia, con i suoi numeri macro, detta in qualche modo l’andamento nazionale. Erano +720 il 7 maggio, +634 il giorno seguente, +502 il 9 maggio e +282 ieri. Come si vede una discesa costante. Il Piemonte, la seconda regione d’Italia per numero di contagi – e che ultimamente ha destato più di qualche preoccupazione per il suo andamento – aveva +196 casi il 7 maggio, +233 il giorno dopo, +181 quello dopo ancora e +116 ieri, 10 maggio. Un andamento un po’ più oscillante ma in deciso miglioramento. Le altre regioni, da giorni, mostrano dati positivi, con incrementi minimi di nuovi contagi.

Guardando il dato aggregato, si comprende ancora di più la tendenza. In Italia i casi ‘attualmente positivi’ erano 89.624 giovedì 7 maggio, 87961 venerdì, 84842 sabato e 83324 ieri, domenica.

Il Molise, che conserva sì l’ultima posizione in Italia come numero di casi totali (ora arrivati a 371) – seguito a stretto giro dalla più grande Basilicata – negli ultimi giorni come detto ha invertito la rotta, e dacché aveva incrementi giornalieri di massimo 5 casi (ma in molti casi 0) si ritrova con il +22 dell’8 maggio, il +20 del 9 e il +11 di ieri.

L’impressione è che tutto, da queste parti, sia drasticamente cambiato.

In un video postato su facebook il Direttore Generale Asrem Oreste Florenzano ammette la recrudescenza che c’è stata, e volge un appello alla comunità rom affinché le misure di salvaguardia e tutela della salute vengano rispettate. “Stiamo verificando i contatti e mettendo in sicurezza tutte le persone coinvolte in questa nuova fiammata del virus”.

IL CORTEO FUNEBRE DEL 30 APRILE

Al corteo funebre finito inevitabilmente “sotto accusa” come probabile fonte del contagio che ha innescato una emergenza senza precedenti in Molise (in 3 giorni 70 persone positive al Covid a Campobasso) hanno partecipato anche esponenti della comunità rom di altri centri. Era il 30 aprile, il lockdown era ancora nel pieno, e per nessun motivo ci si sarebbe potuti spostare dalla propria residenza per andare a dare l’ultimo saluto a un congiunto o a un parente, tanto più che in quella data celebrare i funerali era vietato.

Ma al famigerato “corteo” di via Liguria, che ha registrato assembramenti documentati anche dalle immagini di un video virale e certificato come autentico da fonti di polizia, hanno invece preso parte rom di altri paesi. Sia dal Molise, da comuni dove le comunità rom sono radicate e presenti, come Santa Croce di Magliano, Termoli e Guglionesi, sia perfino da fuori regione. Una famiglia di Vasto, imparentata con la famiglia del defunto di Campobasso, è risultata nelle scorse ore positiva al Covid 19. La madre si trova ricoverata nel reparto di Infettive della cittadina abruzzese con i sintomi dell’infezione, mentre il padre e la figlioletta sono sotto sorveglianza domiciliare.

Una ulteriore conferma al fatto, come abbiamo scritto ieri, che sarebbe di fondamentale importanza ricostruire con precisione i contatti tra i partecipanti al discusso (e illegale) corte funebre che si è sviluppato a Campobasso prima della benedizione e della tumulazione al cimitero, alla quale secondo fonti di pubblica sicurezza hanno preso parte una decina di persone.

Covid, il nuovo cluster è una bomba a orologeria. Serve una mappatura straordinaria: “Chi c’era quel giorno sotto casa del deceduto?”

Per il Molise la settimana uscente è stata la più nera, sul fronte dei numeri.

Una settimana da dimenticare: 70 casi in più e positivi da 168 a 219 in 3 giorni

 

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