“Questa è la tua partita. E devi vincerla. Forza campione”. E’ uno dei tanti messaggi apparsi sulla pagina Facebook del ciclista investito ieri a Campobasso, la città che ora spera e prega per lui. Fortunato Lollis, professore di matematica all’istituto Industriale Marconi, lo conoscono in tanti per il suo impegno non solo nel mondo della scuola, ma anche nello sport.
Da poco più di 24 ore sta lottando tra la vita e la morte al Neuromed dove è stato trasportato dall’ambulanza del 118 che lo ha soccorso dopo l’impatto con un’utilitaria che usciva da un parcheggio in via Ungaretti, nel quartiere Vazzieri. L’urto – avvenuto poco dopo le 10 – è stato violento, tanto che stando alle ricostruzioni dell’accaduto il professore 66enne che era in sella alla sua bici dopo aver sbattuto contro il lunotto posteriore della vettura ha infranto il vetro. Quando i soccorritori sono arrivati, si sono trovati davanti agli occhi una scena drammatica: i vetri infranti sparsi sulla strada, il sangue sull’asfalto.
Quindi la corsa all’ospedale di Pozzilli. Il docente è stato operato ed è in prognosi riservata. “E’ in condizioni critiche”, le notizie che trapelano dall’istituto di ricerca e cura che nel nostro sistema sanitario è il punto di riferimento per le patologie neurologiche.
Sull’incidente sarà aperto un fascicolo come atto dovuto: il magistrato ha delegato le indagini alla Polizia Municipale intervenuta ieri in via Ungaretti. I vigili urbani hanno svolto i rilievi e raccolto i primi elementi per l’inchiesta: è stata ascoltata la conducente della vettura e alcuni testimoni, in più ci sono alcune immagini che sono state acquisite. La donna alla guida della vettura, la prima a soccorrere il 66enne, rischia l’accusa di lesioni personali gravi e gravissime.
A Campobasso intanto sono ore di angoscia per la sua famiglia e per tutti coloro che conoscono Fortunato Lollis, professore preparato, stimato e ben voluto dai suo colleghi dell’Industriale. Una persona semplice, generosa e molto impegnata nel sociale. Dirigente del Centro sportivo italiano, sua l’idea di organizzare un torneo di calcio a 5 che ogni estate si svolge nel piccolo impianto adiacente la chiesa di San Pietro. Il docente, che aveva anche la passione per il ciclismo, è un’icona dello sport sano e dei valori dell’onestà e della correttezza.
In queste ore in tanti hanno lasciato un messaggio di incoraggiamento sulla sua pagina Facebook: “Daje prof, non mollare!”, “Segna questo gol e vinciamo la partita”. E ancora: “Dai Fortu che dobbiamo farci la nostra immancabile foto del sabato pre-partita dopo questo lungo stop”.
Le prossime 48 ore saranno fondamentali: la vita del prof è appesa a un filo.
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