Economia e lavoro

Cassa in deroga, Inps scarica le colpe su Regione: “Ci hanno inviato solo 500 domande”

Il presidente Andrea Cutillo fa chiarezza sulla mancata erogazione dell'ammortizzatore sociale a danno di tantissimi lavoratori rimasti senza reddito e in difficoltà a causa della crisi provocata dal covid

All’Inps “è pervenuto un numero esiguo di domande”: “alla data del 6 maggio scorso sono circa 500 a fronte di alcune migliaia di cui si ha notizia siano state presentate all’Ente Regione Molise”. L’istituto di previdenza scarica dunque sul governo Toma i ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga, l’ammortizzatore sociale gestito dalle Regioni che si occupano della pratica.

La questione nei giorni scorsi aveva sollevato la durissima reazione del sindacato Fiom e di alcune forze politiche come il Pd. Ci sono tantissimi lavoratori in difficoltà, rimasti senza un reddito a causa della crisi economica provocata dal covid. 

Cassa integrazione, Molise in ritardo con i pagamenti. Protestano Pd e Fiom Cgil

Oggi, 8 maggio, la nota con l’Inps fornisce la sua versione dei fatti: “Il 7 maggio scorso, con un’apposita nota, il presidente Andrea Cutillo ha chiesto chiarimenti al direttore regionale dell’Inps per il Molise Stefano Ugo Quaranta rispetto alle prestazioni previste nel decreto “Cura italia”, con particolare riguardo alla cassa integrazione guadagni in deroga”. 

Nella sua lettera Cutillo evidenzia una serie di “criticità legate alla prestazione ” e chiede chiarimenti in merito. 

Quindi rileva due questioni: “La prima riguarda l’esiguo numero di domande di cassa integrazione guadagni in deroga pervenute a codesto istituto (circa 500 al 6 maggio scorso) rispetto al numero ben più rilevante di domande che da quando si apprende sono state realmente presentate all’Ente Regione (alcune migliaia).

Proprio per le ragioni sopra esposte – scrive il presidente Inps al direttore Quaranta – le chiedo di conoscere le motivazioni alla base di tale discordanza di dati tra le domande realmente pervenute all’Istituto e le domande presentate all’Ente Regione Molise, anche al fine di mettere in campo ulteriori azioni che il Consesso deciderà di intraprendere per contribuire a superare la criticità attenzionata”.

L’altra questione è riferita “al dato delle domande cassa integrazione guadagni in deroga respinte (83 al 6 maggio scorso) rispetto alle quali Le chiedo di fornirci maggiori dettagli sulle motivazioni alla base di tali reiezioni.

Il momento di grave sofferenza economica e sociale che molti lavoratori stanno vivendo già da qualche mese e che si protrarrà ancora chissà per quanto tempo a causa della devastante pandemia in corso, richiede un’attenzione straordinaria delle parti sociali del territorio di cui il Comitato da me presieduto è espressione, rispetto a tali prestazioni che rappresentano in molti casi l’unico sostegno economico per le tante famiglie dei lavoratori coinvolti”.

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