Campobasso

Ospedale Cardarelli, consiglieri M5S si rivolgono al Nas per denunciare carenze

Dopo un sopralluogo i pentastellati Andrea Greco e Fabio De Chirico hanno segnalato ai Carabinieri l'assenza dei distributori di igienizzante, mascherine e guanti per l'utenza che accede nel presidio sanitario del capoluogo

Distributori con gli igienizzanti assenti, guanti e mascherine per l’utenza introvabili, nessun segnale di distanziamento lungo i corridoi: ecco le carenze notate dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi hanno visitato l’ospedale Cardarelli di Campobasso, il centro hub covid della nostra regione e il ruolo è stato trasformato dal Sars-Cov-2.

Nel giro di poco più di un mese, con il nosocomio del capoluogo quasi paralizzato, i primari hanno sollecitato per due volte l’Azienda sanitaria. E lo stesso ha fatto il sindaco di Campobasso Roberto Gravina che ha scritto al ministro della Salute Roberto Speranza.

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Ora arriva la segnalazione ai carabinieri del Nas da parte di Andrea Greco e Fabio De Chirico che hanno visitato l’ospedale Cardarelli di Campobasso lunedì scorso.

Il sopralluogo è stato organizzato alla luce dell’allarme lanciato dai primari e per raccogliere le preoccupazioni di utenti e operatori.

“Tanti sono gli aspetti che secondo noi meritano l’attenzione degli organi preposti e in molti casi parliamo di norme basilari. Ad esempio abbiamo segnalato l’assenza del dispenser per le mani su ogni piano visitato; al piano terra, apparentemente sostituito da un flacone di disinfettante per pavimenti e superfici varie.

All’ingresso della struttura non c’erano mascherine né guanti monouso da fornire agli utenti. Lungo i corridoi nessun segnale di distanziamento, ma semplici cartelli stampati su fogli A4. Anche prima di accedere ai reparti non abbiamo trovato dispenser utili a disinfettare le mani: l’unico era vuoto. Insomma, a quanto pare le regole che vengono imposte giustamente ad un qualsiasi esercizio commerciale, non sono poi rispettate nel più importante ospedale regionale, un luogo altamente sensibile”.

Greco De Chirico Cardarelli

Al termine del sopralluogo Greco e De Chirico hanno inviato anche una nota all’azienda sanitaria rilanciando la denuncia del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani che solo ieri spiegava come risulti impossibile, “oramai da diversi mesi, la prenotazione di visite e accertamenti diagnostici se non con l’apposizione dei codici ‘Urgente’ o ‘Breve’, motivo per il quale si sta accumulando una quantità enorme di prestazioni che non possono essere di fatto prenotate con i criteri di programmabilità, causando un grande disorientamento tra i pazienti assieme a gravi e oggettive difficoltà di diagnosi e cura”.

In realtà dal 1 giugno la prossima settimana sarà garantita nuovamente l’attività ordinaria, come annunciato dall’Asrem.

“Lo speriamo perché non possiamo permetterci il prolungarsi di questa situazione, come non possiamo permetterci, ad esempio, di avere un reparto di rianimazione a disposizione solo per i pazienti Covid”, evidenziano ancora i due consiglieri regionali.

“Intanto, però, come detto abbiamo segnalato tutto ai Nas e ad Asrem alla quale chiediamo di intervenire immediatamente per garantire sicurezza e cure adeguate per i cittadini, ma abbiamo anche chiesto il carteggio della corrispondenza tra primari e Azienda sanitaria in modo da chiarire tutte le responsabilità. Ogni giorno che passa alle prese con qualsiasi tipo di carenza, è un giorno in più durante il quale è leso il diritto dei molisani ad essere curati nel migliore dei modi”.

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