Dopo 70 giorni di lockdown

Amici come prima: il ritorno della movida e delle cene. Oltre la polemica, prevale la prudenza – SONDAGGIO

Da lunedì 18 maggio è possibile tornare a vedere gli amici e a organizzare cene o uscite. Sempre con responsabilità e rispettando le norme. Tra i campobassani intervistati c'è una moderata soddisfazione: "Bello poter rivedere le persone a cui si vuole bene ma qualche timore resta, visto che il virus è ancora tra noi". Molti, ieri sera, hanno approfittato per ripopolare il Corso e via Ferrari.

Dopo oltre 70 giorni è di nuovo possibile passare un po’ di tempo con gli amici. Che spesso e volentieri, e sempre in più casi, rappresentano un pezzo di ‘famiglia’ importante. Rapporti duraturi e stabili, si diceva quando si è deciso di far rientrare nei congiunti anche i fidanzati. A pensarci bene, ci sono amici che sono davvero più che fratelli e sorelle. Ma è chiaro che quando le norme sono restrittive restano fuori casi ‘difficilmente definibili’.

Qui si parla di tutte le fasce di età. Dall’adolescente al single, passando per le amicizie decennali e quelle appena sbocciate ma ugualmente importanti. Come per tutti gli aspetti della vita sociale, anche in questo caso sono vietati gli assembramenti. Ma non c’è un numero stabilito di amici che si possono incontrare: tutto sta al buon senso delle persone in una fase di allentamento pesante delle restrizioni. Insomma, l’importante è continuare a essere responsabili.

Lunedì scorso (18 maggio), grazie alle concessioni previste dalle normative, c’è stato un primo assaggio di questa voglia di uscire dal ‘letargo’ e rivedersi. Strade affollate, ragazzi ai tavoli dei locali per gustare un drink, il ritorno dell’aperitivo, il piacere di sorseggiare insieme una birra o un bicchiere di vino. La riconquista della socialità insomma è stato un altro degli effetti della ‘nuova’ fase 2. Ma bisogna rispettare precise regole, l’utilizzo della mascherina, il rispetto della distanza di sicurezza evitando gli assembramenti come dice la legge. Più facile a dirsi che a farsi. Lo dimostrano le polemiche delle ultime ore dopo l’assalto ai bar.

Campobasso via Ferrari dopo il lockdown

La voglia di trascorrere qualche ora di spensieratezza, di impadronirsi nuovamente di spazi vitali e della vita di relazione vissuta sul filo di social e chat di WhatsApp durante i due mesi del lockdown, dopo oltre due mesi in cui ci si poteva muovere per motivi di necessità, lavoro o salute, è stata più forte di tutti i timori tra chi ieri sera ha deciso di uscire per una sorta di ‘festa della liberazione’.

La movida campobassana si è ripopolata, in una sorta di nuovo slancio collettivo. Sembrava quasi un sabato sera pre-quarantena: tavolini dei (pochi a dir la verità) locali aperti affollati, tanti giovani a passeggio lungo corso Vittorio Emanuele, ragazzi in via Ferrari, la strada dei pub. I locali possono stare aperti fino a mezzanotte a Campobasso, ha stabilito con un’ordinanza il sindaco Roberto Gravina. E chi non riusciva più ad aspettare di rivedere gli amici, di interrompere la quarantena non ha perso tempo. Ed è uscito.

Al di là dei più entusiasti, c’è chi frena sulla possibilità di rivedere finalmente gli amici. E qui entrano in gioco la paura e la diffidenza nei confronti di chi hai di fronte: “Posso fidarmi? Sarà stato a contatto con un positivo o magari avrà proprio contratto il coronavirus e non lo ha saputo perché non aveva sintomi?”. Domande attorno a cui si arrovellano in tanti in questi giorni, per i quanti la fine del lockdown è significato l’avvio di una sorta di travaglio interiore: “Che faccio, vado alla cena a casa dell’amico? Ci sarà da fidarsi? Saremo a distanza?”.

Campobasso amici dopo il lockdown

Domande che si sono posti anche i ragazzi che abbiamo intervistato facendo un giro per la città per ascoltare opinioni e idee.

“E’ una bella sensazione, siamo passati da zero a più di qualcosa – dice Andrea – mentre porta a spasso i suoi due cani –. Ovviamente, c’è sempre un rischio, è bello ma allo stesso tempo spaventa. Quindi diciamo che accogliamo questa novità con prudenza, in settimana magari organizziamo qualche cena”. Stefania è abbastanza cauta: “Una cosa positiva, non c’è paura, basta osservare le regole, con mascherine e distanza di sicurezza. per il momento non credo di organizzare cene con gli amici, magari più in là”.

Lino è soddisfatto del ritorno a una quasi normalità pur confessando qualche timore: “La cosa più importante è la libertà. Viviamo un momento drammatico e quindi dobbiamo essere responsabili. Tornare a respirare, a vedere le persone, è qualcosa di prezioso. Le cene con gli amici? Sì, ma magari con quelli che conosco bene, magari con le nuove conoscenze c’è un po’ di diffidenza. Quindi dipende anche dalla tipologia dell’amicizia”.

Campobasso corso assembramenti

Alisia spiega che “il timore c’è, il coronavirus è diffuso. Ma rivedere gli amici per me è fondamentale, già ho visto qualche persona. Spero che si risolva il prima possibile questa brutta situazione. È stata dura, essendo abituata a stare sempre fuori casa, a contatto sempre con i familiari, la famiglia è importante, mi sono riavvicinata a loro e sono felice”.

Anche il sindaco questa mattina ha ribadito alcuni aspetti fondamentali sulle uscite della fase 2: “Benissimo che le persone si rechino a fare acquisti, che escano – il parere del sindaco Roberto Gravina – meno bene però quando in tutto questo si perde di vista il discorso fondamentale del distanziamento fisico o dell’uso della mascherina nei luoghi pubblici. È necessario che sia chiaro che gli assembramenti non verranno tollerati e che le forze dell’ordine vigileranno sul rispetto di queste misure istituite con il solo fine di evitare che la situazione in un prossimo futuro possa portare a fare un passo indietro invece che avanti. Sarebbe qualcosa che danneggerebbe non solo la sfera economica ma anche quella sociale, per cui rendiamoci conto che adesso, con i nostri comportamenti, siamo i primi responsabili del nostro futuro”.

E voi siete pronti a rivedere gli amici e a organizzare di nuovo cene con loro? Rispondete al nostro sondaggio.

E' di nuovo possibile rivedere gli amici dopo la quarantena. Li inviterai a casa o andrai a cena da loro?

  • No (61%, 247 Voti)
  • Solo se siamo in pochi (17%, 67 Voti)
  • Solo se li conosco da tempo (11%, 45 Voti)
  • (10%, 40 Voti)
  • Solo se la casa è grande (1%, 6 Voti)

Totale voti: 405

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