Trasformazione digitale: un’occasione per il futuro dell’Italia

Nonostante tutte le difficoltà infrastrutturali e le sue contraddizioni storiche, anche l’Italia si sta muovendo nella direzione di una completa trasformazione digitale. Questa rivoluzione tecnologica sta cambiando il modo di lavorare e la vita dei cittadini perché riguarda sia il settore pubblico che quello privato del Paese.

Il 2019 è stato l’anno dell’introduzione della fattura elettronica tra privati. Una normativa che rappresenta il progetto di digitalizzazione pubblica più grande della storia italiana e, nonostante i timori iniziali, ha riscosso un enorme successo in termini di numeri. Come evidenziato nel Forum italiano fatturazione elettronica, nei 12 mesi del 2019 sono state scambiate oltre 2,5 miliardi di fatture con un bassissimo tasso di errore.

Ovviamente, l’aspetto della fattura elettronica rappresenta uno dei punti più bassi del processo di trasformazione digitale che dovrà interessare l’Italia nel prossimo futuro. Proprio per questo è stata creata l’agenzia per l’Italia digitale (Agid) che ha come obiettivo quello di semplificare la vita dei cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione. Molto spesso tasto dolente della vita di tutti noi a causa di procedure macchinose e inutili, controlli ripetitivi e rimbalzi da ufficio a ufficio senza senso. Il compito dell’Agid non sarà per nulla semplice se si considera che in Italia ci sono oltre 22mila diverse PA, sparse su tutto il territorio, di cui oltre 13mila che erogano direttamente dei servizi ai cittadini.

Generico aprile 2020

Alcuni passi in avanti sono però stati fatti, grazie anche alla diffusione di alcuni strumenti come: PagoPA (un sistema di pagamento digitale a favore della pubblica amministrazione che contabilizza in tempo reale le operazioni), Spid (sistema pubblico d’identità digitale che permette al cittadino di accedere a diversi servizi online con un unico nome utente e una sola password), NSO (nodo smistamento ordini che ambisce a digitalizzare tutti gli ordini di acquisto della PA) e ANPR (l’anagrafe nazionale della popolazione residente che ha messo assieme tutti i dati anagrafici dei comuni italiani, anche di quelli più piccoli). Ma questo è solo l’inizio perché il team per la trasformazione digitale ha stilato un piano triennale con obiettivi e azioni precise per guidare la PA a una completa digitalizzazione d’innumerevoli servizi.

Da ciò si evince come lo Stato stia cercando di fare la sua parte, ma una grande spinta alla trasformazione digitale viene anche dal settore privato. Infatti, i piani strategici di molte aziende includono sempre più dei progetti digitali sapendo che ciò avrà degli impatti positivi sul loro business.

I settori tecnologici che vedranno i maggiori investimenti, almeno nel breve periodo sono:

  • Sicurezza cibernetica: il settore della Cyber Security è uno di quelli in cui si dovrà investire tanto per garantire la massima sicurezza nei sistemi informatici. C’è da dire che questo è un aspetto già al centro degli interessi di molte aziende che hanno capito, già da tempo, quanto sia importante integrare dei sistemi che possano garantire sempre una piacevole esperienza ai propri utenti, come avviene nel settore dell’igaming attraverso l’utilizzo dei certificati di sicurezza a protezione dell’integrità dei software di gioco.
  • Analisi avanzata: gli investimenti nel settore dell’advanced analytics vanno a orientarsi maggiormente in ambito amministrativo e finanziario per introdurre i sistemi RPA (Robotics Process Automation) con l’utilizzo degli algoritmi di machine learning e la realizzazione di data lake per meglio valorizzare i dati aziendali.
  • Infrastrutture IT e Cloud: Sempre più aziende stanno adottando il modello del cloud computing, con architetture IaaS e PaaS, soprattutto per lo sviluppo e l’utilizzo di nuove applicazioni in ambito di Customer Relationship Management, cioè nei rapporti con i clienti.
Generico aprile 2020

Volendo allungare lo sguardo ancora più lontano, ci sono almeno altri due settori tecnologici da osservare attentamente. Innanzitutto quello delle blockchain, che potrebbe presto essere notato dagli stati e dall’Unione Europea. Una tecnologia che avrà un forte impatto nell’economia mondiale e che per questo necessita di un’adeguata regolamentazione e adattamenti tecnici.

Ma il settore che rivoluzionerà radicalmente le nostre vite è quello dell’Intelligenza Artificiale anche se si porta appresso diversi timori soprattutto per le negative conseguenze occupazionali che ne potrebbero scaturire. Ma probabilmente ciò comporterà un cambio dei paradigmi economici e certamente nasceranno nuove skill professionali ancora inimmaginabili, ed è proprio lì che il genio e l’estro tricolore potrebbe guidare l’Europa.

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