Un grande punto di riferimento

Il locale pieno è un ricordo, si lavora per riaprire con posti dimezzati: “Ma il Bar Centrale ripartirà”

I bar e i ristoranti saranno le attività commerciali che ripartiranno per ultime, si parla del 18 maggio come possibile data. Il punto di riferimento della ‘movida’ campobassana, il Bar Centrale, sarà inevitabilmente snaturato: “Sappiamo bene che il locale pieno, sia all’interno che all’esterno, per ora sarà un bel ricordo. Sarà dura applicare le misure restrittive ma necessario. La speranza è che nel breve periodo si possa tornare a una sorta di normalità perché le spese ci sono, sono tante e attualmente i ragazzi sono in cassa integrazione”.

Il ‘Bar Centrale’ così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni, per ora resta un bel ricordo. Si ripartirà, certo, ma con mille incognite. Misure da adottare per poter riaprire, distanziamento fondamentale nei locali come bar e ristoranti, mascherine. Insomma, facile ipotizzare che sarà dura la vita per un’attività commerciale di questo tipo. Senza dimenticare le spese, le tasse, la gestione. Insomma, ripartenza zoppicante che si spera possa tornare a camminare sulle proprie gambe nei prossimi mesi.

Una speranza che per molti diventa utopia. Inevitabile la chiusura se le spese diventano di gran lunga superiori rispetto alle entrate. In questo, il Governo dovrà fare la sua parte. Prevedendo magari un fondo perduto da utilizzare per disporre tutte le misure del caso: dai divisori in plexiglass alle mascherine passando per i costi della sanificazione del locale.

Corso Campobasso vuoto

Concetti sui quali i titolari del bar più esclusivo di Campobasso, ‘Al Centrale’ di Corso Vittorio Emanuele, battono forte. Ma senza arretrare di un centimetro: “Noi non molliamo, non fa parte del nostro Dna. Certo, sarà difficile, sarà un locale snaturato. Ripartiremo, perché è giusto ripartire, sperando che questo virus molli la presa o che si riescano a trovare le cure del caso” dicono i fratelli Libero e Nicola Ranallo.

“Bisogna ripartire per un discorso economico-sociale. Come ripartire è difficile dirlo – spiega Nicola –, le restrizioni, le distanze, le mascherine saranno un bel problema. Pur necessario, per carità, considerata la gravità della situazione. Da quanto appreso, bisognerà fare dei divisori sia all’interno del locale che del banco bar, ma anche nella sala ristorante-pizzeria. Questo significa che si riducono di parecchio i posti a sedere”.

Bar Centrale

Aperitivi, cene tra amici, musica: era tutto questo fino a un mese e mezzo fa il Bar Centrale, proprio grazie al rilancio dei fratelli Ranallo che hanno investito tanto negli anni scorsi e stavano vedendo i frutti dei propri sacrifici: “E’ chiaro che passare in una saletta da quindici a cinque persone sarà complicato, la gestione sarà difficilissima. Attualmente i ragazzi sono in cassa integrazione ma le spese camminano giorno per giorno”.

Da quanto trapela, i bar e i ristoranti potrebbero ripartire il 18 maggio. “Sappiamo bene che il locale pieno, sia all’interno che all’esterno, per ora sarà un bel ricordo – aggiunge Ranallo –. All’inizio non potrà essere così ma spero che nel breve periodo si possa tornare alla vita alla quale eravamo abituati”. Sì, perché è un piacere vedere il Corso brulicare di gente e non desolatamente vuoto.

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