Il flashmob in molise

Ristoranti e bar rischiano di fallire: 300 imprenditori protestano. “Riaccendiamo le insegne”

Protesta silente organizzata in tutta Italia dai ristoratori e commercianti ma a Termoli aderiscono anche i balneatori: alle 21 di oggi, 28 aprile, insegne accese anche nella nostra regione. Poi saranno consegnate simbolicamente le chiavi ai sindaci. Lo slogan utilizzato sarà: “Siamo nati per assumere e non per licenziare”. Chiesto l'intervento urgente del governo e della Regione per ridurre le imposte e abolire la tassa per il turismo.

Insegne accese e tavoli apparecchiati. No, purtroppo non è una riapertura improvvisa e sognata da parte dei ristoranti. Ma un flashmob, diciamo pure una protesta organizzata. Che investirà tutta l’Italia, da Trieste a Palermo, da Torino a Campobasso. Settimane di lockdown, un blocco totale che ha fiaccato inevitabilmente la vitalità degli esercizi commerciali di tutto il Paese. E il Molise non fa certo eccezione.

Ma di cosa si tratta? In terra molisana hanno aderito a questa manifestazione silente oltre 300 tra ristoratori, baristi, pizzaioli, pasticcieri che hanno deciso simbolicamente di riconsegnare le chiavi del proprio locale al sindaco. “Invitiamo il Governo ad adottare misure di sostegno per la nostra categoria – spiegano gli organizzatori – per evitare che le saracinesche non si alzino più”.

La Rete dell’Ospitalità Molisana, che si è formata sulle chat in poche ore, aderisce all’iniziativa nazionale per richiamare l’attenzione sul fatto “che le probabili misure da prendere per l’eventuale riapertura di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, discoteche e lidi balneari sono insostenibili per la gestione ordinaria di un locale. Simbolicamente i rappresentanti della rete consegneranno le chiavi delle attività ai loro sindaci. Lo slogan utilizzato sarà: “Siamo nati per assumere e non per licenziare”.

Luci accese, tavolo apparecchiato, come se si aspettasse la clientela, a partire dalle ore 21.00 di oggi, 28 aprile. Che però non potrà esserci, almeno fino al 1 giugno, data in cui si dovrebbe dare l’ok per la riapertura, seppure con restrizioni pesanti legate alla sicurezza anti-covid. Come detto, in Molise hanno aderito oltre trecento partite iva del settore, di cui la metà residenti a Campobasso e Termoli. Ma hanno risposto presente anche Isernia, Agnone, Bojano, Larino, Montenero di Bisaccia e altri centri.

manifestazione ristoranti

Nel dettaglio, al Governo viene chiesta l’adozione immediata delle seguenti misure: dalla cancellazione delle imposte nazionali e locali (tipo Tari, Imu, affissione, occupazione suolo pubblico) al credito per utenze relative alle attività commerciali alla rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi. Inoltre, la proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale fino al 31 dicembre.

E ancora, la sospensione di leasing, mutui fino al 31.12.2020, credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca). Oltre alla detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021. Si chiedono misure di sostegno a fondo perduto.

Da registrare anche la presa di posizione delle associazioni di categoria (Assimea, Federcomtur, Nord Milano e Unaco): “Chiediamo un tasso zero fino a 100mila euro per i piccoli fino a 5 dipendenti, fino ad 1 milione di euro per le aziende che arrivano a 50 dipendenti e 2,5 milioni di euro per le altre grandi imprese. Da qui ci vogliono accordi chiari e determinanti, con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) per bypassare certi meccanismi e far arrivare quanto più velocemente possibile i fondi direttamente alle imprese. Pace fiscale a tutto il 2020, considerando quanto già versato. Riduzione Aliquote Iva alle più basse per tutti i settori fino a tutto il 2022. Eliminazione Tassa di soggiorno per il Turismo. Eliminazione tasse comunali per coloro che operano nelle città, ed in particolare nei centri storici; piani ad hoc per questi ultimi, con incentivi per i giovani che vogliono aprire una bottega. Per le imprese edili, minore burocrazia”.

spiaggia deserta

A Termoli aderiranno anche gli stabilimenti balneari degli imprenditori aderenti al Sib. “La nostra categoria non è stata affatto considerata – ha commentato Domenico Venditti, esponente regionale del sindacato -. Dal premier Conte ci aspettavamo almeno una data simbolica per sapere quando poter aprire, ma nemmeno quello”. Anche loro quindi stasera, dopo i lavori di manutenzione in atto, accenderanno le luci dei lidi.

A Campobasso in particolare, la simbolica riconsegna delle chiavi avverrà domani, 29 aprile. Il sindaco, Roberto Gravina, così commenta: “So che ci sarà questa manifestazione. Lo stato d’animo dei ristoratori è comprensibile. Come Comune abbiamo poche possibilità, quello che c’è lo faremo, senza prendere in giro nessuno. Si è parlato di occupazione suolo pubblico, sgravio tasse, se avremo economie derivanti da eventi che non svolgeremo, gli aiuti ci saranno. C’è anche da dire che ci sarà anche un crollo del gettito comunale che garantisce servizi pubblici essenziali, quindi i margini di manovra sono difficili e pochi. Serve un aiuto statale di cui si sta discutendo. Riceverò i commercianti che vogliono simbolicamente riconsegnare le chiavi. Gli dirò che siamo in attesa di una serie di contributi promessi dalla Regione”.     FdS

commenta