Fantapoesie

QuaranTIAMO

di Alessio Toto

A loro insaputa, tramite un sistema di videosorveglianza, sono stato a casa dei coniugi Toto, una coppia, come tante, unita in matrimonio da circa 5 anni. Lui Alessio operaio metalmeccanico, lei Valentina parrucchiera e insegnante di danza, poco tempo per stare insieme, quel minimo indispensabile centellinato dal miglior cronografo svizzero in commercio. Forse, da quando sono sposati, non hanno mai trascorso un periodo così lungo assieme, chissà come lo passeranno! Spinto dalla curiosità, vado ad osservarli attentamente: per usare un eufemismo, non si alzano nelle primissime ore del giorno(almeno adesso possono farlo!). Valentina, da “nuova” casalinga, si occupa delle faccende domestiche, tra una videochiamata e l’altra, va alla ricerca di ricette inedite da realizzare. La giornata scorre lenta ma non immobile, ogni tanto guarda fuori dalla finestra, passa qualcuno con la mascherina, chi la indossa goffamente e chi con rigorosa eleganza, non si lamenta mai, è nostalgica, gli mancano quei contatti umani che riempivano la sua vita lavorativa e non.

Scrive su un taccuino i propositi per il prossimo futuro, ma ha la sensazione che tutti abbiano paura di tutti, quando invece lo stare a casa dovrebbe rappresentare la prova d’amore e di solidarietà più grande verso l’altro, in realtà l’isolamento è proteggersi a vicenda, la salute è un dono dove l’egoismo non è nemmeno la carta regalo. Alessio è più abitudinario, ha tutti gli strumenti che servono per non buttare via questo tempo: poesie, libri e ritratti di personaggi Walt Disney(una vecchia passione tornata attuale oggi, quando da preadolescente disegnava insieme alla nonna). Con Valentina, ha diviso la casa in tre aree: piena condivisione, compromesso, disaccordo con stile, sì perchè bisogna anche saper litigare, un esempio?

Chi uscirà per buttare l’immondizia? Fin dall’inizio della quarantiamo, si sono guardati negli occhi e hanno deciso di far emergere solo i difetti, amiamo questi, si sono detti, i pregi già li conosciamo e sono troppo semplici da apprezzare. Dopo un momento di preghiera intima e personale, arriva la sera, non prima di aver ascoltato, speranzosi, il bollettino della Protezione Civile. Le luci si spengono, approfitto per disinstallare le telecamere, da subito ho compreso che in questa abitazione si respira amore a norma di decreto legge quarantiamo. Vado anch’io a casa, coscienzioso che non è tremendo restare a casa, è orribile non tornare a casa.

Buona Pasqua!

(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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