Il ricordo

Morte Enzo Nocera, il cordoglio del Molise per il pioniere dell’editoria

Il cordoglio del governatore Toma e del sindaco del capoluogo Gravina: “Di Nocera, in ogni casa di Campobasso e del Molise, sono convinto che esista almeno un libro o una pubblicazione da lui curata". Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social o inviati alle redazioni giornalistiche

L’Assostampa del Molise ha espresso così il suo cordoglio per la scomparsa di Enzo Nocera: “Enzo Nocera è stato un pilastro della vita culturale del nostro Molise: con la sua attività di editore l’ha coltivata, sottraendo al rischio dello smarrimento di memoria tanti eventi, grandi e piccoli, che hanno rappresentato allora e rappresentano ancora l’essenza della nostra storia locale. Con il suo Almanacco è entrato nelle case di tutti, rendendo per tante generazioni di molisani preziosi e familiari quei suoi storici libricini. Per la loro redazione si è avvalso non solo di professionisti affermati ma anche di chi muoveva i primi passi nel campo delle pubblicazioni: Nocera ha dato sempre un’opportunità dimostrando con i fatti di credere nei giovani. Alla sua scuola si sono formati anche numerosi giornalisti molisani grazie a periodici come Molise sport e Molise oggi, pubblicati con grande passione. Ecco perché con la sua scomparsa il mondo della cultura molisana perde un uomo perbene e un illuminato editore. Alla famiglia Nocera la sentita vicinanza dell’Associazione della stampa del Molise”.

Il presidente della Regione Molise Donato Toma ha inviato un messaggio alle redazioni giornalistiche per ricordare il pioniere dell’editoria molisana.

“Enzo Nocera ci ha lasciati. È una notizia triste per quanti lo hanno conosciuto e hanno potuto onorarsi della sua amicizia, ma lo è anche per quelli – tanti, tantissimi –  che hanno avuto l’opportunità di stare a contatto con lui nel corso della sua lunghissima carriera di editore iniziata a metà degli anni Sessanta quando, da affermato ragioniere commercialista, decise di chiudere lo studio e iniziare un nuovo percorso che avrebbe fatto la storia della cultura molisana della seconda metà del Novecento, alla quale Enzo ha dedicato la sua esistenza.

Era un intellettuale irrequieto, un visionario che amava la sua terra, un vulcano di idee e iniziative. Ci siamo incontrati lo scorso dicembre nell’Aula Magna del Convitto nazionale “Mario Pagano”, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio nazionale per la divulgazione della ricerca storica “Giorgio Palmieri”. Era raggiante, visibilmente emozionato per via del fatto che suo figlio Fabrizio era tra i premiati.

E in quei pochi scampoli di discussione, ebbe modo di illustrarmi alcuni progetti che intendeva realizzare. Enzo non aveva perso la purezza e il fervore che gli hanno sempre permesso di guardare avanti e di anticipare i tempi. L’Almanacco del Molise, la rivista Molise, i settimanali Molise Sport e Molise Oggi, le guide, le pubblicazioni di saggistica storica, narrativa, arte, poesia, tradizioni popolari, la riscoperta dei dialetti sono tutte pietre miliari che hanno segnato un percorso di rinascita della cultura molisana che è coinciso con l’affermazione e il cammino dell’autonomia regionale.

Un’intera generazione di giornalisti  ha iniziato la professione  grazie ad Enzo Nocera, e si deve a lui se scrittori esordienti o affermati hanno avuto la possibilità di far conoscere le proprie opere ai molisani.

Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo ottimismo, la sua generosità, il suo insaziabile desiderio di ricerca, il suo inalienabile tratto di uomo ed editore libero, le sue intuizioni illuminanti che hanno fatto di Enzo Nocera un autentico pioniere dell’editoria qui in Molise.

Se non ci fosse stata l’emergenza epidemiologica, oggi l’intero Molise lo avrebbe salutato per l’ultima volta con un caloroso applauso. Lo facciamo virtualmente, esprimendo la nostra vicinanza ai figli Gianni e Fabrizio, nella convinzione che il suo ricordo vivrà»

Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha ricordato la figura e l’opera di Enzo Nocera.                                                                                 

Roberto Gravina

Anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha voluto tracciare un ricordo di Enzo Nocera, storico editore scomparso la notte scorsa, e porgere le più sentite condoglianze alla sua famiglia da parte dell’intera Amministrazione comunale.

“Di Enzo Nocera e della sua lunga vita da editore, in ogni casa qui a Campobasso ma credo nell’intero Molise, sono convinto che esista almeno un libro o una pubblicazione da lui curata. Le sue intuizioni editoriali hanno portato allo sviluppo di una rete culturale vera e propria che per decenni ha tenuto insieme, virtuosamente, autori locali provenienti da esperienze e studi diversi, ma tra loro divenuti complementari al progetto di Nocera e alla sua idea di divulgazione del sapere consapevole e a tutto tondo, nella nostra terra e per la nostra terra”.

Non c’è tipo di pubblicazione che Nocera con la sua casa editrice non abbia affrontato e portato avanti, aggiunge il primo cittadino, “spesso tra le mille difficoltà che il mondo dell’editoria racchiude, difficoltà che però non hanno mai logorato il suo piglio volitivo, la sua rigorosa passione per il raccogliere ciò che emergeva dai dibattiti, dalle ricerche, dagli studi dei tanti autori che a lui si sono avvicinati nel corso della sua lunga storia professionale”.

Il cordoglio al figlio Fabrizio e ai cari: “Probabilmente è anche per questo che i tanti suoi autori, così come le persone che hanno avuto modo di conoscerlo professionalmente oltre che umanamente, alla notizia della sua morte si sono sentiti un po’ più soli, privati all’improvviso del loro editore e del loro amico. Alla sua famiglia, a suo figlio Fabrizio e a tutti i suoi cari, da parte mia e dell’Amministrazione comunale che rappresento, vanno le più sincere condoglianze per questo profondo momento di lutto”.

Molto sentito il messaggio dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia: “Nella mestizia di queste settimane tormentate, ci ha lasciato con quel garbo che lo rendeva affabile ed attento, Enzo Nocera, figura di rara passione che coniugava con naturalezza, semplicità e competenza, amore per la cultura e impegno per promuovere la conoscenza. La sua attività editoriale ha permesso di raccogliere testimonianze preziose sulla storia del Molise, sui fatti più significativi accaduti nei nostri borghi, sulle tradizioni, i costumi, l’arte, la poesia, l’archeologia, il patrimonio letterario, le personalità e le lotte politiche e sociali. Adoperandosi con rigore scientifico è stato tra i primi a ricostruire meticolosamente in varie pubblicazioni e sull’Almanacco del Molise, la mobilitazione antifascista, la presa di Monte Marrone, l’eccidio di Fornelli, le devastazioni perpetrate dai nazisti con l’uccisione di civili inermi ed il vissuto di partigiani come Giame Pintor, Giuseppe Barbato, Mario Brusa Romagnoli e dei tanti molisani caduti per la libertà”.

L’importanza delle sue pubblicazioni: “Sui libri, le riviste e sugli studi pubblicati dalla sua casa editrice è stato possibile conoscere episodi rilevanti della lotta di liberazione nazionale dal nazifascismo accaduti in Molise o che coinvolgevano partigiani molisani. Gli impedimenti di queste ore ci precludono di salutare un antifascista che ha dedicato la vita per promuovere la libertà e la democrazia attraverso la cultura, la ricerca storica e la pubblicazione di libri, studi e documenti, ma tutta l’Anpi nazionale, meridionale e molisana, abbraccia con affetto il figlio Fabrizio e la sua famiglia, custodendone il ricordo”.

Questo cordoglio della Fondazione Molise Cultura: “Ci ha lasciato Enzo Nocera, memoria di questa Terra, che ha amato e conosciuto come pochi, coraggioso editore, rimasto a difendere i suoi lavori anche quando sembrava impossibile farlo, animato da passione e spirito civile come pochi. Il Molise perde una delle sue voci più limpide e piange nel suo ricordo. Ciao Enzo”.

Michele Iorio, ex presidente della Regione, ricorda Nocera con queste parole: “La notizia della scomparsa di Enzo Nocera mi ha profondamente colpito e addolorato. Di lui ricordo l’appassionato impegno a che i molisani conoscessero la storia della propria terra, l’incisivo e caparbio lavoro affinchè il suo diario di bordo, su cui raccoglieva le informazioni quotidiane inerenti agli avvenimenti molisani, divenisse L’Almanacco del Molise.

Se n’è andato l’amico, lasciando un vuoto personale che difficilmente potrà essere colmato. Ma certamente l’uomo resterà sempre vivo nelle sue opere e in quel suo coraggio da primo editore a cui dobbiamo l’insegnamento della democrazia attraverso la promozione della cultura e della conoscenza”.

Mazzuto Nocera Vitale

Infine il ricordo dell’assessore Luigi Mazzuto: “Ho iniziato il mio percorso giornalistico con Enzo, ricordo che la sede di ‘’Molise Sport’’e ‘’Molise Oggi’’, testate dove in molti abbiamo iniziato a muovere i primi passi nell’editoria come giornalisti pubblicisti, si trovava in Via Petrella, a Campobasso; ieri ci ha salutati il più grande Tassello dell’editoria molisana, la Memoria storica delle pubblicazioni molisane, di quelle che contano.

Il mio ricordo va  a quella giornata che tenemmo insieme, quando ero Presidente della Provincia di Isernia; correva il 3 marzo del 2011, celebravamo il 41° anniversario dell’istituzione della Provincia di Isernia, nonché il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Io stesso avevo definito quella giornata ‘’eccezionale’’ come l’occasione perfetta per celebrare la nascita della nostra Provincia e della nostra Italia, illustrando i contenuti di un libro, a firma dello storico giornalista Rai Massimo Vitale, che colmano un periodo storico, quello appunto compreso tra il 1792 e il 1870, in cui il Molise ha dato un contributo fattivo al completamento dell’ambizioso disegno dell’Unità d’Italia e culminato, mediante un iter parlamentare estenuante e vorticoso che ha definito anche le sorti della nostra Provincia, la cui istituzione è appunto avvenuta il 3 marzo 1970.

Enzo era raggiante nell’affermare che “per la prima volta, in quel libro, si erano proposti accadimenti storici, ampiamente documentati presso gli archivi di stato di Isernia, Campobasso, Caserta e presso l’archivio storico dell’esercito piemontese, con la raccolta di oltre mille documenti fotografati e reinterpretati in uno stile tipicamente giornalistico. Una grande novità nel panorama editoriale molisano che rende estremamente fluida e coinvolgente la lettura del volume’’. Ancora oggi ringrazio Massimo Vitale per la Sua opera ed Enzo, per aver sposato il progetto.

L’editoria di Enzo Nocera è stata per intere generazioni portatrice di valori e frutto di studi accurati, di pensieri, di racconti, che ci hanno regalato il nostro Molise preferito, quello un po’romanzo ed un po’realtà”.

(foto Facebook Roberto Gravina)

“Ha lasciato questa terra un prezioso intellettuale e un editore esemplare, Enzo Nocera. Lascia non solo i suoi cari, al cui dolore ci uniamo solidarmente, ma lascia tutti noi orfani della sua febbrile attività intellettuale e editoriale. Ci lascia, tuttavia, ricchi degli innumerevoli volumi, della sua creatura più  amata,  “L’Almanacco del Molise”. Continueremo a rendere onore agli anni, alla vita, ai milioni di pagine che Enzo Nocera ha dedicato alla sua e nostra terra”. Queste le parole dei consiglieri comunali del Partito Democratico e della Sinistra, Giose Trivisonno, Alessandra Salvatore, Bibiana Chierchia e Antonio Battista.

leggi anche
Enzo Nocera
Una vita intensissima
Addio al padre degli editori molisani: è morto il grande Enzo Nocera
commenta