Le ricorrenza

Montemitro, “lontani ma uniti” per ricordare il pellegrinaggio di Santa Lucia

“Quella del 19 aprile 2020, una data da ricordare, data che doveva restare nella storia per i primi 500 anni dell’arrivo della protettrice, e invece resterà nella storia per la non festa”. Lo stop imposto dall’emergenza sanitaria non ha però fermato il cuore di tutti gli abitanti di Montemitro, chi vive in paese chi vive in altre parti d’Italia e del mondo. Niente può fermare la devozione e l’affidamento a Santa Lucia, protettrice del centro di minoranza linguistica croata. Così l’inno e la campana hanno scandito la giornata della prima domenica dopo Pasqua quando si sarebbe dovuto rinnovare il pellegrinaggio alla cappella di Santa Lucia, a poca distanza del paese.

“Per i montemitrani – spiega Rocco Giorgetta, presidente del Comitato – la festa che profuma di pane e primavera con tanta dolcezza, giornata che unisce grandi e bambini uomini e donne, nei lunghi e intensi preparativi durante la settimana precedente, ci ha portato a invitare amici e parenti lontani per condividere tutti insieme i momenti della festa, della nostra identità e di accoglienza, e che quest’anno più che mai abbiamo sentito nostra e che nonostante le distanze, ci ha fatti sentire vicini e uniti nel chiedere alla nostra amata Santa Lucia più che mai la sua protezione e dire tutti insieme dalle nostre case”.

Un appello al quale hanno risposto in tanti pubblicando su Facebook e in altri modi virtuali (ma reali) foto, video, poesie e altri momenti di una festa così sentita e partecipata. L’appuntamento della domenica in Albis a Montemitro richiama tantissimi fedeli in processione con la statua di Santa Lucia presso una chiesetta che sorge a tre chilometri dal paese dove nel 1930 la Santa apparve al sordomuto Luigi Giorgetta e dove, secondo l’ininterrotta tradizione orale, arrivarono i loro antenati croati in un venerdì del mese di maggio, contrada tuttora chiamata “Selo”, cioè paese. Proprio l’ultimo venerdì di maggio ricorrerà la festa patronale. Una giornata particolare e una partecipazione collettiva “distanti ma uniti” per rinnovare l’affidamento a Santa Lucia.

“Quante immagini, quanti scritti, quanta musica, quanti mi piace, quanti commenti, quante lacrime, quanta tristezza, quanta fierezza, tutto questo – spiega Rocco Giorgetta – per il nostro grande amore per Santa Lucia, perché non si può immaginare Montemitro senza Santa Lucia, e senza la festa alla Cappella. La giornata è sembrata interminabile tanto, troppo è mancato fisicamente in questo giorno, ma lei ha saputo tenerci tutti uniti e vicini nel suo nome, ogni paesano e amico in ogni parte del mondo si è sentito a Montemitro e nell’incantevole Selo con la sua amata protettrice Santa Lucia”. In questa occasione particolare il parroco, padre Angelo Gabriele Giorgetta, ha realizzato anche un libretto che ricorda questa giornata insieme a quella – parallela – di San Felice del Molise e della Madonna del Castello, contributo disponibile sul sito della diocesi di Termoli-Larino www.diocesitermolilarino.it. Il parroco ha anche scritto una poesia dal titolo Dane Gluhe (Giorni Muti) in croato e in italiano.

Quest’anno così doveva andare Bei tempi di nuovo verranno”. Con questo auspicio e con tutto il cuore si rinnova l’affidamento all’amata protettrice… “Santa Lucia prega per noi” “Sveta Luca mol za nas”.

Più informazioni
commenta