Campobasso

L’associazione ‘Si può fare’ dona carne per il cesto pasquale Caritas di 150 famiglie

“L’Amore fa fiorire la speranza nel deserto” ha scritto nel messaggio Pasquale Papa Francesco. Con questo spirito l’associazione “Si Può fare” di Campobasso ha deciso di dare un segno concreto di speranza verso chi ha bisogno donando cesti alimentari alla Caritas Molisana.

“In questa situazione di crisi – dichiara il Presidente Domenico Villani – dare concretezza alla solidarietà verso chi ha la necessità di credere in un futuro migliore con un piccolo gesto di amore ci fa approcciare alla Pasqua con più gioia e serenità”.

donazione carne

In questo momento critico per tutta la popolazione mondiale, l’associazione ha voluto dare un momento di sollievo alle famiglie meno fortunate che non riescono a portare cibo sulla propria tavola nella giornata pasquale. Il consiglio direttivo ha ritenuto all’unanimità di utilizzare una parte del fondo cassa  provvedendo all’acquisto di un quantitativo di carne pari a un quintale e mezzo per completare il “CESTO PASQUALE” che Don Franco e la Caritas hanno preparato e distribuito a circa 150 famiglie.

“Siamo certi di avervi vicini in questa scelta, nello spirito sociale che muove l’associazione”.

L’associazione ha anche intenzione di fare una raccolta fondi per comprare mascherine per il personale medico infermieristico, “che tanto sta facendo per tutti noi”.

 

L’associazione è nata nel novembre del 2014 in occasione dell’iniziativa  “Vivi la tua città”, con l’obiettivo di aiutare le persone in temporanea difficoltà lavorativa.

“Abbiamo iniziato l’attività con la manifestazione “Vivi la tua città” autofinanziandosi con il contributo delle persone che diventavano soci offrendo un contributo in cambio di prodotti dell’orto che avevamo attivato dagli inizi di agosto 2014 nei terreni bagnati dalle acque della fontana vecchia. Di seguito l’associazione si occuperà della fontana stessa riportandola allo splendore che meritava, questa attività è continuata fino al dicembre 2018. Nel 2015 ci siamo avvicinati all’attività dell’apicoltura, anche grazie al supporto prezioso del professor Antonio De Cristofaro, che ci ha fatto un corso gratuito, e con un gruppo di ragazzi abbiamo costruito 50 arnie e a maggio sono arrivate le famiglie di api. Abbiamo continuato con il progetto degli orti producendo ortaggi a chilometro zero, che abbiamo ceduto ai soci in cambio di un contributo”.

 

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