Settore in grave crisi

La sofferenza degli asili privati: “Noi esclusi da tutto, non potremo mai riaprire senza sostegno”

Le strutture che gestiscono servizi educativi 0-6 anni sono ferme da inizio marzo e non c'è alcuna traccia della data di riapertura. Operatori e genitori chiedono aiuto al Governo e al presidente della Regione "affinché vengano prese in considerazione anche attività così importanti per aziende e famiglie". Un appello di cui si è fatta portavoce l’Alleanza delle Cooperative Italiane del Molise, in rappresentanza appunto di 29 strutture.

Riapertura a data da destinarsi. Ci sono servizi che hanno abbassato le saracinesche e cessato la propria attività con l’inizio del lockdown ma attualmente non c’è traccia in alcun provvedimento delle possibili date di ritorno al lavoro. Si parla nello specifico di tutti i servizi educativi 0-6 anni, degli asili, che dal 5 marzo sono chiusi e ad oggi sono esclusi, a differenza di molte altre realtà imprenditoriali, da qualsiasi ipotesi di riavvio: un’incertezza che sta diventando ingestibile per mancanza di prospettive e difficoltà economiche che potrebbero compromettere definitivamente la loro riapertura.

Ventinove strutture molisane, che gestiscono appunto i servizi educativi per i bambini fino ai sei anni, lanciano il grido d’allarme: “I vari provvedimenti sin qui adottati dal Governo non hanno preso in considerazione le nostre realtà, attualmente escluse da qualsiasi aiuto o intervento. A questo, si aggiunge la difficoltà di non poter presentare l’attività e la didattica ai genitori per le iscrizioni al prossimo anno scolastico”. Non bisogna dimenticare che si parla di strutture che vivono di rette, che in questi mesi non arriveranno più.

Un appello di cui si è fatta portavoce l’Alleanza delle Cooperative Italiane del Molise, in rappresentanza appunto di 29 strutture, asili molisani che si sono ‘Uniti per il Molise’ per ‘Amore dei bambini‘ per far sì che quello per cui hanno sempre creduto non vada in rovina, per questo la richiesta inoltrata agli enti competenti è che si valutino provvedimenti a sostegno anche per questa categoria di imprese, e che il grido d’allarme lanciato non resti su un binario morto ma posso trovare concretezza.

 

Operatrici ed operatori che chiedono di non essere lasciati soli. E al loro fianco ci sono decine di genitori che fino a prima della crisi dovuta al coronavirus usufruivano dei servizi degli asili, fondamentali soprattutto in famiglia in cui lavorano entrambi i genitori. Che andranno ancora più in difficoltà con la riapertura, seppure graduale, delle attività lavorative da qua a qualche settimana.

Che fine faranno molte strutture che faticheranno a riaprire i battenti? Il presidente di Confcooperative Molise, Domenico Calleo, difende con forza le cooperative sociali che da anni garantiscono un servizio essenziale per il nostro territorio: “I servizi per l’infanzia sono attività che hanno dato lustro ed economia alla nostra regione. Chiediamo al presidente della Regione, con forza, la costituzione di un tavolo tecnico che entri nel merito della discussione”.

La presidente della Legacoop Molise, Chiara Iosue, spiega che i problemi affondano le radici già da qualche anno a questa parte: “C’è stato qualche errore di progettazione dei servizi a monte da parte della Regione, che ha elargito risorse a pioggia, ma anche di programmazione, non rispettando tabelle standard già deliberate. Tutto questo è avvenuto a settembre, con le attività che sono partite solo a gennaio. A questo va aggiunto che c’è stata anche una delibera regionale con la quale si sono spostate alcune risorse di questo settore sulla non autosufficienza”.

Asilo

Questo il commento del presidente dell’Agci (Associazione generale cooperative italiane) Molise, Agostino De Fenza: “Appoggio in toto questa iniziativa, sottolineando l’importanza del ruolo dell’educazione in modo particolare nella prima fascia di età. Questa è una situazione di difficoltà che si ripercuote sulle famiglie”.

Nello specifico, si chiede di poter usufruire del credito d’imposta del 60% sul canone di locazione per i mesi di chiusura dell’attività, con concessione della cassa integrazione fino alla riapertura ufficiale dei servizi educativi 0-6 anni. Inoltre, l’erogazione per tutti i servizi educativi 0-6 anni dei voucher a bambino, oltre allo snellimento della procedura di liquidazione delle somme dovute alle sezioni primavera degli anni educativi precedenti (dal 2014 ad oggi) e la corresponsione in tempi brevissimi dell’acconto del 90% per l’anno educativo in corso.

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