L'indagine di catania

Inchiesta in Sicilia frena lavori sul viadotto Liscione. Interrogazione al Ministro: “Indispensabile finirli”

Interrogazione del deputato M5S Antonio Federico alla Ministra Paola De Micheli per sapere che ne sarà dell’opera di messa in sicurezza del ponte, dopo che la ditta aggiudicataria dell’appalto è rimasta coinvolta in un’inchiesta per bancarotta fraudolenta

Lavori aggiudicati e partiti, ma poi interrotti ben prima dell’emergenza coronavirus. Quando finalmente qualcosa sembrava essersi mosso a proposito dei viadotti del Liscione sulla Bifernina che attendono da anni lavori di adeguamento, ecco che un’inchiesta giudiziaria che coinvolge la ditta vincitrice dell’appalto ha frenato tutto.

Così il deputato del Movimento Cinque Stelle Antonio Federico ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione alla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che riguarda la strada statale 647 ‘Fondo Valle del Biferno’. “Parliamo di una strada determinante – riferisce il parlamentare campobassano – sia per i collegamenti interni al Molise che per quelli interregionali e oggetto di una serie di interventi previsti all’interno del Contratto di Programma di Anas. Un’arteria, tuttavia, finita in maniera indiretta all’interno di un’inchiesta della Procura di Catania”.

Antonio Federico

In particolare gli interventi previsti riguardano il primo lotto del viadotto di Ponte Liscione, tra i comuni di Guardialfiera e Larino e hanno un valore complessivo di 50 milioni di euro. Lavori aggiudicati nel 2019 alla società Amec srl, con sede legale a Santa Venerina (provincia di Catania) e iniziati alla fine dello stesso anno.

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Ma qualche mese fa è emerso un problema di non poco conto. “Questa società, secondo il Nucleo di Polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Catania, sarebbe guidata dalle stesse persone destinatarie, a febbraio scorso, di un’ordinanza di custodia cautelare in quanto indagate per la bancarotta della società Tecnis spa, e di una serie di sue controllate, dichiarata dal Tribunale di Catania a giugno 2017. La stessa Tecnis – aggiunge sempre Federico – è stata in amministrazione giudiziaria tra 2016 e 2017, perché sequestrata nell’ambito di un’inchiesta antimafia.
In pratica, secondo la Procura catanese, nonostante i precedenti, gli imprenditori indagati per la bancarotta della Tecnis hanno continuato la propria condotta illecita per aggiudicarsi appalti e commesse in quanto “risultano ancora oggi operativi sul mercato attraverso la società Amec srl”, costituita a fine 2017 e aggiudicataria dell’appalto Anas da 50 milioni di euro in Molise”.

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Una vicenda che chiaramente rallenta i lavori e anzi li mette a serio rischio. Per questo Federico si rivolge alla Ministra De Micheli. “Ho quindi segnalato la questione al Mit attraverso una interrogazione – riferisce il deputato pentastellato – con cui chiedo quali iniziative di sua competenza il Ministero intenda assumere per assicurare la regolarità dei lavori sul viadotto Liscione”.

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La considerazione di Federico è quindi sull’esigenza di concludere i lavori, a maggior ragione adesso che le infrastrutture e in generale le opere pubbliche saranno necessaria per ridare spinta al Paese fermo a causa dell’epidemia da coronavirus. “Ci aspettano mesi duri, durante i quali dobbiamo far di tutto per permettere al sistema Paese di ripartire senza perdere tempo. Le opere pubbliche, soprattutto quelle strategiche, sono linfa vitale per l’economia, quindi vanno tutelate in ogni ambito”.

 

La foto di copertina e le altre foto suggestive della diga sono di Michele  Neri Pilota Droni, che ringraziamo per lo splendido contributo. 

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