La trovata

Il sindaco che stampa Ducati e Borboni bond. “Non sono per la Restaurazione, ma contro lo strapotere del Nord”

Enrico Fratangelo, primo cittadino di Castellino del Biferno, ha stampato moneta varando i Ducati al posto dei buoni spesa con riferimento evidente al Regno delle Due Sicilie. “In questo modo spingiamo le persone a non spendere fuori paese”

La trovata è di quelle che fanno rumore. A Castellino del Biferno, paesino che guarda dall’alto la vallata del fiume omonimo, l’Amministrazione comunale guidata da Enrico Fratangelo si è inventata i Ducati, cioè moneta ‘paesana’ con chiaro richiamo al Regno delle Due Sicilie, da poter utilizzare come buoni spesa per chi è in difficoltà economica in questo periodo di crisi da coronavirus. Le banconote plastificate e sanificabili raffigurano immagini sacre oppure quelle degli stessi amministratori, sindaco in primis. E presto Castellino potrebbe varare i Borbone Bond. La notizia sta rimbalzando ovunque, dai social ai media nazionali.

Sindaco si aspettava tutto questo clamore?

“Ma quando mai, assolutamente no”.

Ma come le è venuto in mente di stampare i Ducati?

“È un’idea che inseguo da 12 anni, da quando facevo parte dell’Ambito territoriale di Campobasso e il sindaco del capoluogo era Gino Di Bartolomeo. Poi ho dovuto cedere il passo a un amico che me ne ha fatte passare di tutti i colori”.

Adesso però ci è riuscito.

“Sì, ho ripreso questa idea e con l’Amministrazione abbiamo improntato il discorso. Siamo stati tutti propensi e ognuno ha fatto la propria parte. Abbiamo persino Cavour”.

In che senso?

“No, un consigliere comunale. Lo chiamo così. Possiamo prenderci l’Italia” (ride, ndr)

C’è una nota polemica nella sua iniziativa?

“Non direi, come si fa a essere polemici con chi ti manda i soldi?”

Di quanti soldi parliamo?

“Lo Stato ci ha girato 5500 euro tramite la Protezione Civile. Noi di fondi comunali ne abbiamo aggiunti 15mila. Vediamo se ne arriveranno altri dalla Regione. A caval donato non si guarda in bocca”.

E quante persone ne hanno usufruito?

“Per i buoni spesa abbiamo avuto 220 richieste di ausilio”.

La metà della popolazione residente in pratica.

“Non direi che sono tanti. Io avrei ammesso tutti. Siamo un Comune con tante famiglie monoreddito, tutti hanno avuto qualche difficoltà. So che alcuni Comuni hanno rifiutato degli aiuti, io non rifiuto nulla. Inutile dire ‘nessuno deve rimanere indietro’ altrimenti”.

Quindi come avete agito?

“Abbiamo scelto di adottare una riduzione in percentuale sulla scorta della variazione del reddito. Chi è senza reddito ha avuto anche 250 euro, quindi si è andati in percentuale, in base al reddito”.

E così avete stampato moneta.

“Sì, abbiamo le banconote da 5, 10, 20 e 50 Ducati. Sono equipollenti all’euro. L’esercizio commerciale in cui il Ducato viene speso viene in Comune e viene ricompensato. L’abbiamo fatto anche per circoscrivere il nostro territorio”.

Cosa intende?

“Che non potendo uscire, secondo quanto previsto dalle norme, il Ducato si può spendere solo a Castellino. È anche un modo per spingere i cittadini a spendere in paese. Le idee vanno concretizzate in atti. E al momento non ci sono contagi da covid-19 in paese”.

Mentre il Borbone Bond cos’è?

“Lo dobbiamo ancora varare, lo faremo al prossimo consiglio comunale fra qualche giorno. Sono agevolazioni che possono andare a compensare eventuali tassi bancari su mutui per attività che rispondono ad Avvisi pubblici”.

Ci faccia un esempio.

“Mettiamo il caso che facciamo un bando per una porcilaia da maiali biologici. Se l’azienda che risponde deve contrarre un mutuo da 25mila euro, noi ci accolliamo i tassi per cinque anni. Ripeto, è in fase di studio”.

Sembra che la sua iniziativa non si andata giù a qualcuno. Pare che sia stata inviata una segnalazione alla Procura, lo sa?

“Sono arrivati secondi, l’abbiamo già fatto noi. Abbiamo inviato tutta la documentazione alla magistratura ordinaria e a quella contabile. Non abbiamo nulla da temere”.

Sui Ducati e i documenti del Comune c’è scritto ‘Comune del Florido e pacifico ex Regno di Napoli. Contato del Molise, terra di lavoro e di Patrioti chiamati Briganti. Dal 1861 terra di disoccupazione ed emigrazione’. Dica la verità, è un nostalgico dei Borboni?

“Se per nostalgico intendiamo per l’applicazione della Restaurazione no, non lo sono. Se invece intendiamo nostalgico del benessere che avvolgeva il Sud Italia, dei primati che aveva sì. Ritengo che la storia del Risorgimento andrebbe rivista. Sto scrivendo un libro su questo”.

Come si intitola?

“Il Regno senza Re”.

Ovvero?

“Il Sud è un Regno senza Re. È stato defraudato dall’occupazione savoiarda e ancora adesso è così”.

Anche adesso?

“Siamo defraudati dallo strapotere del Nord. Come Comune di Castellino rivendichiamo il mancato trasferimento dei fondi perequativi dei governi da Berlusconi a quello precedente a quello attuale. Abbiamo fatto ricorso al Tar del Lazio e abbiamo vinto, è un ricorso che vede impegnati 54 Comuni del Sud Italia. Adesso valutiamo ricorso alla Corte Costituzionale”.

Quanto potrebbe avere il suo Comune?

“Solo per il 2017 il nostro Comune deve avere 56mila euro, quindi in tutto parliamo di 500-600mila euro”.

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