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Giornata mondiale della Terra, quest’anno suona come un avvertimento

Oggi mercoledì 22 aprile ricorre il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra. Istituita nel 1970 dall’ONU, la Giornata mondiale della Terra si basa sul principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dall’area in cui vivono o dalle condizioni economiche, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. Il tema di quest’anno è azione per il clima, in questo momento di emergenza coronavirus suona come un avvertimento.

La quarantena ha permesso al nostro pianeta di tornare a respirare: con le attività umane ridotte a causa della pandemia, i satelliti hanno rilevato un calo significativo dell’inquinamento dell’aria, gli animali si sono riappropriati di città e mari.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2007, aveva previsto che una delle più grandi conseguenze del cambiamento climatico sarebbe stata proprio l’alterazione dei processi di trasmissione delle malattie infettive; oggi l’intera popolazione mondiale ne paga le conseguenze.

Le manifestazioni in tutto il mondo sono sospese, ci saranno eventi mediatici, ma questa pandemia non deve distoglierci dall’importanza di tutelare l’ambiente e le foreste, le grandi potenze mondiali potrebbero mettere in secondo piano questa problematica dando più importanza alla ripartenza economica.

Non possiamo più fingere di non vedere. La normalità del mondo dopo il coronavirus non può essere quella di prima, tutto e subito deve cambiare direzione, la salute di tutti noi è connessa alla salute della terra. ” Ferire la terra è ferire te stesso, è se altri feriscono la terra, feriscono te.

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Vincenzo Marini classe IIIB – Campomarino

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