Cronache

Esce di casa dopo aver contratto il covid, aperta indagine per presunta violazione della quarantena

La Polizia di Campobasso sta indagando sul presunto caso di violazione della quarantena da parte di una donna che era risultata positiva al covid-19 ed era in isolamento domiciliare. La malata, che risiede in un centro del Molise centrale e originaria della provincia di Foggia, avrebbe anticipato l'uscita dalla quarantena ed è stata avvistata ieri in un Caf del capoluogo. Accertamenti in corso anche nell'Ufficio di prevenzione dell'Asrem.

L’esito del secondo tampone a cui era stata sottoposta sarebbe introvabile. Sta assumendo quasi i contorni di un giallo il caso che vede protagonista una donna che ha contratto il covid in Molise. La signora avrebbe anticipato l’uscita dalla quarantena e ieri, 29 aprile, sarebbe stata avvistata in un Caf del capoluogo. Parte da qui l’indagine aperta dalla Polizia di Campobasso, che sta accertando come siano andate esattamente le cose e se ci sia stata una presunta violazione della quarantena.

Dall’esito degli accertamenti ci potrebbero essere conseguenze importanti per lei, residente in un comune del Molise centrale ma originaria della provincia di Foggia.

Alcune settimane fa era stata posta in quarantena, a casa, dopo che il primo tampone disposto dall’Azienda sanitaria regionale aveva dato esito positivo. Le sue condizioni di salute non erano gravi, anzi stava bene e quindi alla luce del suo quadro clinico non era stato disposto il ricovero in ospedale.

Terminati i primi quattordici giorni di isolamento, sembra che la donna sia stata sottoposta ad un secondo test molecolare per capire se si fosse negativizzata o se avesse ancora l’infezione da coronavirus e quindi dovesse continuare il periodo di isolamento domiciliare che, fra l’altro, lei avrebbe voluto trascorrere nell’abitazione in Puglia in cui abita la sua famiglia, come richiesto dalla stessa paziente. Ma i risultati di quel tampone, secondo quanto si apprende, non sono ancora noti.

Ieri sera la segnalazione alla Polizia: la signora è stata avvistata nell’ufficio di un patronato di Campobasso. La seconda sorpresa poco dopo, quando da un primo accertamento gli investigatori si sono accorti che il suo nome era stato spuntato dalla lista delle persone positive al coronavirus che l’Ufficio di prevenzione dell’Asrem fornisce alle forze dell’ordine per monitorare e verificare, ad esempio, se le persone affette dal virus si spostano da casa.

Sono dunque iniziati gli accertamenti della Digos, competente per questo tipo di attività, che starebbe incrociando i dati forniti dall’Azienda sanitaria regionale per capire se il tampone di confeema sulla negativizzazione ci sia o meno.

Chi viola la quarantena rischia il carcere. La sanzione è quella prevista in via generale dal 650 del codice penale (con una pena prevista di arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino 206 euro), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave: delitti colposi contro la salute pubblica.

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