Le immagini che arrivano da tutto il mondo fanno specie: con le città semivuote a causa delle norme per il distanziamento sociale, il mondo animale e più in generale la natura si sta appropriando di spazi prima riservate agli umani. E lo stesso vale anche per il nostro territorio, seppure sia non proprio rurale ma sicuramente poco urbanizzato. E così ecco spuntare i caprioli alle Piane di Larino oppure i cinghiali, questi non proprio graditi, che escono dai boschi e scorazzano sulle strade. O i lupi sulla fondovalle del Sinarca
Quello che Primonumero.it propone qui sono fotografie che mostrano una natura con ospiti inusuali. I caprioli a due passi dalle fabbriche, sulle Piane di Larino. O i lupi sulla fondovalle del Sinarca.
E poi ci sono i cinghiali, la cui invadenza è ormai visibile da anni, che si stanno prendendo sempre più spazio in quei luoghi che gli uomini oggi sono costretti a lasciare deserti o quasi a causa della pandemia da Covid-19.
Dei cinghiali, della loro presenza e del pericolo che si corre a trovarseli davanti si è detto e scritto più volte, ma è chiaro come nel prossimo futuro questo sarà un problema ancora più pressante.
Ma se ci si guarda attorno e soprattutto se si ha uno sguardo d’insieme, appare chiaro il messaggio che la natura sta mandando al genere umano. Sul web non è difficile imbattersi in foto e video di capre in Galles, cervi a Londra, anatre a Milano e a Roma. E poi un filmato da rimanere meravigliati, che mostra un tasso che corre lungo le strade di Firenze. Scene impensabili un mese fa, che stanno diventando sempre più comuni.
L’emergenza epidemiologica spinge a ripensare al modello di sviluppo, quantomeno del mondo occidentale, agli spazi che l’uomo ha occupato senza avere rispetto della natura, al modo in cui il genere umano ha abusato della sua posizione di specie dominante sulla Terra. La drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico, tanto in Cina quanto nel Nord Italia, è un altro segnale che va nella stessa direzione.
Se qualcosa di buono c’è di tutta questa situazione da incubo è probabilmente la riflessione che ne scaturisce e la possibilità che fornisce di apportare cambiamenti decisivi quando la pandemia sarà alle spalle.
Per vedere forse con maggiore frequenza e senza stupirsi troppo dei caprioli che saltellano in un campo delle Piane di Larino. Un’immagine stupenda, che sa anche di speranza.
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