Lavoro & agricoltura

‘Chiamata alle armi’ per raccogliere frutta e ortaggi, mancano i braccianti stranieri

Incertezze e pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione: la Coldiretti lancia quindi la piattaforma per mettere in contatto aziende e persone disposte a lavorare nei campi. Nella nostra regione c'è preoccupazione soprattutto per le coltivazioni del Basso Molise.

Quest’anno senza i braccianti stranieri è in pericolo anche la raccolta di frutta e ortaggi soprattutto in basso Molise, l’area più produttiva della nostra regione anche nel settore agricolo. Uva, olive e pomodori (solo per fare qualche esempio) rischiano di non essere raccolti e trasformati o venduti, con danni enormi per le aziende del comparto, già in difficoltà tra la crisi economica e un clima sfavorevole. Prodotti che poi non arriverebbero neppure sulle nostre tavole.

In vista di un ritorno alla normalità dopo l’emergenza legata alla diffusione del covid-19, mentre il Governo sta studiando come attuare la cosiddetta ‘fase 2’ e in attesa che venga varato il ‘voucher agricolo’, il mondo agricolo si organizza per reperire la manodopera necessaria al lavoro nei campi. E’ questa urgenza che ha spinto la Coldiretti a creare una piattaforma on line per mettere in contatto domanda e offerta, aziende agricole e lavoratori.

La banca dati, chiamata ‘Job in country’ e autorizzata dal Ministero del Lavoro, è stata sperimentata con successo anche in Veneto: nel giro di una settimana sono arrivate 1500 offerte di lavoro di italiani, fra cui studenti universitari, pensionati, ma anche operai, laureati in diverse discipline e tanti addetti del settore turistico in crisi, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. In base ai dati forniti da Coldiretti, il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni.

“Il progetto è stato avviato in autonomia – sottolinea la Coldiretti – in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del “voucher agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne, dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre, peraltro, trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli”.

Un problema sentito anche nella nostra regione, dove manca la manodopera, soprattutto quella straniera. E gli imprenditori agricoli bassomolisani hanno manifestato a Coldiretti la loro preoccupazione per le imminenti campagne di raccolta, in particolare di frutta e ortaggi, per le quali c’è grande bisogno di braccianti.

La piattaforma ‘Job in contry’ potrebbe agevolare da una parte le aziende molisane in cerca di manodopera e dall’altra potrebbe essere un’occasione di lavoro a chi non ha un’occupazione. Basta collegarsi sul sito www.coldiretti.it per raggiungere il portale Job in Country: alle aziende viene chiesto di indicare le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione), luogo e periodo di lavoro; chi si candida a lavorare nei campi, invece, deve inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, mantenendo sempre aggiornati i propri dati professionali.

“Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione, siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa”, spiega il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini. Infine, l’appello al Governo perchè è necessario “introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura, limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza, senza dimenticare la ricerca di accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che nel tempo hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare”.

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