L'Ospite

L'ospite

Celebrazioni del 25 Aprile 2020 – 75° Anniversario della Liberazione

Di Loreto Tizzani – ANPI Molise

 

L’attuale emergenza sanitaria, per quanto drammatica, non può, né deve dissipare il patrimonio più prezioso di una comunità, la memoria della sua storia della sua cultura e della sua organizzazione politica e sociale che possono dare ancora significato al suo presente e al suo futuro.

La Resistenza con la lotta di liberazione dal nazifascismo portò alla conclusione di un periodo di sofferenze del popolo italiano e soprattutto contribuì a restituire la libertà di cui era stato privato dall’arroganza della dittatura fascista.

Quest’anno ricorre il 750 Anniversario di quel 25 Aprile, che da allora rappresenta un punto di partenza per la nostra vita democratica fondata sulla Costituzione Repubblicana che ridisegnò una nuova organizzazione dello stato e della vita dei cittadini.

La sua celebrazione, cui la stessa legge impegna formalmente le Istituzioni a tutti i loro livelli, dai Comuni al Quirinale, non è un atto di rituale protocollo, ma il momento del concreto rinnovo per le istituzioni e per tutti gli italiani dell’impegno antifascista in difesa della democrazia.

L’ANPI, cui ci onoriamo di appartenere, si associa alla iniziativa proposta dal Comune di Campobasso e dalla locale Prefettura, che nella mattinata di sabato 25 aprile alle ore 11.30 deporranno una corona al monumento ai caduti nel rispetto delle attuali disposizioni dovute alla emergenza in corso.

Anche il Molise contribuì alla lotta di liberazione dal Nazifascismo con la partecipazione di uomini e donne, comuni cittadini, che nel momento più tragico della storia del nostro paese scelsero, anche a costo della propria vita, di schierarsi per dare a se stessi e alle future generazioni la libertà e la democrazia. A quegli 80 giovani molisani va il nostro pensiero e il nostro ringraziamento.

Riteniamo che alla ricorrenza del 25 Aprile vada riconosciuto il suo autentico significato, oggi più che mai opportuno, sia come monito a quanti, sempre in agguato, attentano alla democrazia così faticosamente conquistata, sia come promessa che ci impegni, alla fine della emergenza sanitaria, a trovare una migliore organizzazione economica, lavorativa e sociale che rispetti la natura e metta al centro la Persona con la propria dignità.

 

 

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