La notizia inizia a circolare intorno alle 10.30, poco prima dell’inizio dei lavori del Consiglio regionale: con l’ennesimo colpo di scena il presidente Donato Toma ha nominato assessore Maurizio Tiberio, fino a poco tempo fa consigliere economico dello stesso governatore, nonchè persona di fiducia in materia finanziaria. Il ‘blitz’ questa mattina, 20 aprile, con una decisione presa pare in fretta e furia che poi ha portato alla firma del decreto pubblicato sull’albo pretorio della Regione Molise.
La designazione di Maurizio Tiberio, noto esponente politico di Campobasso e in passato consigliere comunale a palazzo san Giorgio, è stata condivisa dai dodici esponenti della maggioranza. Sembra sia stata resa necessaria per l’impossibilità di svolgere il Consiglio regionale – che stamattina inizierà la sessione sul bilancio di previsione (sul tavolo c’è anche la delibera da 58 milioni di euro per la fase 2 dopo l’emergenza covid) – in assenza della Giunta regionale, azzerata qualche giorno fa, quando il governatore ha chiesto e ottenuto da quattro assessori su cinque le dimissioni e la restituzione delle deleghe.
La mossa di Toma: Giunta azzerata per allontanare lo spauracchio del voto. Mazzuto (Lega) fuori
Vincenzo Niro, Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere e Roberto di Baggio oggi torneranno a sedere tra i banchi dell’Aula per votare il documento economico e finanziario, a differenza dell’unico assessore esterno Luigi Mazzuto, che è stato direttamente azzerato. Fuori anche i primi dei non eletti che avevano preso il posto degli assessori nell’assise di via IV Novembre: Paola Matteo, Antonio Tedeschi, Nico Romagnuolo e Massimiliano Scarabeo.
Non è l’unico colpo di scena di una giornata tribolata e convulsa a palazzo D’Aimmo: questa mattina gli ex consiglieri regionali Antonio Tedeschi (Popolari) e Massimiliano Scarabeo (eletto con Forza Italia ma poi passato nel gruppo misto nella prima seduta dell’assise regionale) si sono rivolti allo studio legale Ruta, Zezza, Romano e hanno firmato il ricorso presentato al Tar Molise dopo essere stati estromessi dal Consiglio regionale per effetto del rientro degli assessori dimissionari Vincenzo Niro e Nicola Cavaliere.
Tedeschi e Scarabeo chiedono a Toma di fare un passo indietro: “Si fermi finché è in tempo, è a rischio la legittimità del voto sul bilancio”.
In una nota inviata agli organi di informazione, sottolineano: “Il presidente avrà tutto il tempo per regolare i conti sul tavolo politico e togliersi i sassolini dalle scarpe (a proposito: quali?), purché non metta a rischio l’economia regionale, tanto più in questo periodo di emergenza. Essendo un esperto di bilanci, Toma dovrebbe sapere che in questo modo la delibera di approvazione del bilancio è illegittima in quanto votata da un Consiglio regionale illegittimamente costituito. E il danno per il Molise sarebbe incalcolabile”.
E’ il secondo ricorso dopo l’istanza urgente depositata dagli avvocati Laura Venittelli e Rita Matticoli e sottoscritto da 16 esponenti del centrosinistra.
L’annuncio sul decreto di nomina di Maurizio Tiberio come nuovo e unico assessore senza deleghe della Giunta regionale viene dato in apertura dei lavori del Consiglio regionale dal presidente dell’assise Salvatore Micone. E desta reazioni di sconcerto per una designazione mai avvenuta in questi termini nella storia politica del Molise.
Il primo a valutare illegittima la seduta è l’ex governatore nonchè esponente della maggioranza Michele Iorio. Bordate anche dal Pd (Micaela Fanelli parla di scelte dispotiche del capo della Giunta regionale) e dal Movimento 5 Stelle. Iorio, assieme a Fanelli e Greco firma la pregiudiziale sullo svolgimento dei lavori in Consiglio regionale che viene illustrata in Aula poco prima delle 13, dopo la revoca dei consiglieri surrogati Tedeschi, Scarabeo, Matteo e Romagnuolo.
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