La manovra politica

Bilancio, dopo la maratona il voto in Aula. Rientrano in Giunta gli assessori azzerati

Dopo il via libera alla Legge di Stabilità e mentre i lavori in Consiglio regionale sono al rush finale, l'annuncio del governatore Toma: "Dopo l'approvazione del Bilancio, provvederò a ricomporre la Giunta. I decreti di nomina sono già pronti". Il presidente, che riceverà anche le dimissioni dell'assessore pro tempore Maurizio Tiberio, dovrebbe riconfermare Niro, Cavaliere, Cotugno e Di Baggio. Una casella potrebbe restare vuota fino a novembre, quando la legislatura arriverà al giro di boa.

Al termine dell’approvazione del bilancio provvederò a ricomporre la giunta, ho già pronti i decreti”. L’annuncio del presidente Donato Toma arriva stasera, 22 aprile, mentre l’approvazione del Bilancio in Consiglio regionale è alle battute finali dopo una maratona iniziata lunedì. La strategia del governatore è compiuta.

Sei giorni dopo le dimissioni, Vincenzo Cotugno (Orgoglio Molise), Vincenzo Niro (Popolari) e i due esponenti di Forza Italia Nicola Cavaliere e Roberto Di Baggio si preparano a tornare a coprire il loro ruolo di assessori all’interno della Giunta regionale.

Tuttavia, dopo la cancellazione del meccanismo della surroga avvenuta ieri sera con il voto del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, in via IV Novembre non rientreranno i consiglieri ‘supplenti’, ossia – ricordiamo ancora una volta a beneficio dei più distratti – Paola Matteo, Antonio Tedeschi, Massimiliano Scarabeo e Nico Romagnuolo. Del resto, “gli assessori saranno anche consiglieri”, esplicita il governatore in Aula.

Toma almeno per il momento decide pure di lasciare vuota la quinta casella, occupata fino a qualche giorno fa da Luigi Mazzuto, rappresentante della Lega e unico assessore esterno. A detta dei bene informati, quel posto resterà così fino a novembre quando la legislatura arriverà al giro di boa e bisognerà rinnovare una serie di organi, in primis l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (è molto ambito il ruolo di capo dell’assise regionale, attualmente ricoperto da Salvatore Micone) e le presidenze delle commissioni consiliari.

La veloce operazione di ricomposizione della Giunta conferma il piano del presidente: poter contare in Aula sui voti dei quattro assessori, evitare uno stravolgimento del Bilancio e sorprese da qualche dissidente.

E Maurizio Tiberio, assessore pro tempore nominato lunedì mattina con decreto dal presidente? Sarebbe pronto a rassegnare le dimissioni contestualmente alla designazione dei rappresentanti dell’esecutivo regionale. Infine, l’assessore “lampo” dovrebbe tornare a coprire il suo ruolo di consigliere economico di Donato Toma, nonchè capo della sua segreteria politica.

Ecco il retroscena che si inizia a delineare mentre la sessione Bilancio è al rush finale al termine della terza giornata di lavori in Consiglio regionale. Oggi l’approvazione della Legge di Stabilità approvata dall’Assemblea di palazzo D’Aimmo con 12 voti favorevoli, 8 contrari (Pd e M5S). Si astiene invece Michele Iorio, ormai sempre più lontano dalla maggioranza. Per l’ex presidente “questa legge non consente il rilancio del Molise”.

Michele Iorio sessione bilancio Consiglio regionale

Il provvedimento non convince nemmeno i democratici: “Il bazooka potrebbe trasformarsi in una pistola d’acqua”, dichiara Facciolla riferendosi ai 58 milioni di euro riprogrammati dalla Giunta regionale per la ripresa economica del Molise dopo l’emergenza sanitaria causata dal covid.

Negativo anche il giudizio dei 5 Stelle. Per Patrizia Manzo è stata scritta “una pagina nera”, mentre Angelo Primiani utilizza una metafora musicale riferendosi al vento del cambiamento citato ieri da Donato Toma: “Questa legge di stabilità mi sembra ‘The dark side of the moon’ più che ‘The wind of change’“.

Infine la proposta di legge di Bilancio per il prossimo triennio illustrata dal presidente della Prima commissione Andrea Di Lucente e l’esame degli ordini del giorno presentati dal Partito democratico. I provvedimenti puntano, ad esempio, a dare un contributo economico alle famiglie degli studenti molisani fuori sede.

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