Campobasso

Avevano il bottino dei rapinatori dell’orologeria Tempus, la Mobile scova sette ricettatori

Gli agenti hanno concluso le indagini partite subito dopo il colpo portata a segno presso l’attività commerciale di via Mazzini. E’ stata scoperta la banda che possedeva la merce rubata: cinque campani, un romano e un lucano. L’inchiesta condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere

La rapina in pieno centro urbano a Campobasso ci fu ad aprile 2018. Via Mazzini, orologeria “Tempus” poco prima dell’orario di chiusura, alcuni malviventi a volto coperto, entrarono nell’attività commerciale, legarono la commessa, la imbavagliarono e la rinchiusero nel bagno.

Svaligiarono il negozio, poi fuggirono sul lato posteriore che conduce verso via Garibaldi .

Dicevamo, aprile. Ma già qualche settimana dopo la squadra mobile che intervenne sul posto, aveva ricostruito buona parte dei fatti. E gli uomini di Iasi arrivarono direttamente in Campania. Tant’è che la conclusione indagini arrivata in queste ore a carico di sette persone, porta la firma della procura di Santa Maria Capua Vetere.

Rapina Tempus Campobasso

Non sono i rapinatori, o almeno su di loro non pende l’accusa di rapina. Venuta meno la flagranza e il riconoscimento testimoniale, gli uomini della Mobile hanno esaminato con attenzione il mondo della ricettazione e degli acquisti on-line.

Quindi sette persone alle quali la procura campana ha proceduto a notificare l’avviso di conclusione indagini  per il reato racchiuso nell’articolo 648 del codice penale.

All’osso: ricettazione. I sette (cinque campani, uno di Roma, l’altro di Potenza) hanno acquistato, ricevuto o occultato il bottino di quella rapina compiuta a Campobasso.

Rapina Tempus Campobasso

Gli agenti della Mobile hanno sequestrato buona parte di quella refurtiva del valore di migliaia di euro: rolex in oro, longines e orologi da collezione.

Fu definito un colpo da professionisti. Gli agenti di via Tiberio ascoltarono prima la commessa, poi il titolare dell’attività commerciale. Superati i primi due step formali, sono andati oltre. Hanno scandagliato ogni aspetto legato al mondo del commercio degli orologi: ricco e assai gettonato.

Hanno analizzato ogni parola,  verificato ogni coincidenza. Arrivando anche a esaminare il settore degli acquisti online dove non è stato difficile riscontrare finanche la vendita di orologi – come per esempio i Rolex – venduti per originali mentre soltanto abilmente contraffatti.

Step dopo step, la Mobile è riuscita finanche a ritrovare parte di quel bottino e a sequestrarlo. Ora però ad ogni sequestro corrisponde un nome. Quello dei ricettatori.

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