Campobasso

Artigiano arrestato: “Con 3mila euro dovevo pagare le bollette”, ma per il giudice sono soldi dello spaccio: arresto convalidato

Il denaro che aveva addosso - secondo la difesa - doveva esser utilizzato per saldare le utenze ma durante la perquisizione la Mobile non ha trovato certificati che lo attestassero. Il giudice Veronica d'Agnone ha definito "lodevole" l'attività condotta dalla polizia, ha quindi confermato la procedura ed emesso l'obbligo di dimora regolamentato a carico del 54enne

Il gip di Campobasso, Veronica D’Agnone, ha convalidato l’arresto operato dalla squadra mobile a carico dell’artigiano 54enne di Campobasso accusato di spaccio di cocaina.

Gli uomini dell’antidroga di via Tiberio lo hanno ammanettato giovedì pomeriggio dopo averlo intercettato mentre lasciava, in una intercapedine del muro all’altezza di un cartellone pubblicitario tra via Santa Maria della Croce e via Marconi, alcune dosi di droga.

Arresto artigiano a Campobasso

Fermato, l’uomo aveva in tasca circa 3mila euro (per l’esattezza 2.685 euro in banconote di vario taglio dai 5 fino ai 100 euro).

Beccato in pieno centro storico, dopo la perquisizione personale, gli agenti della Mobile hanno perlustrato anche la bottega e qui hanno trovato tre bilancini di precisione e alcune bustine vuote di cellophane di cui una ancora sporca di residui di sostanza successivamente analizzata assieme a quella rinvenuta nei sacchetti di cui disponeva: 11 dosi pronte per essere vendute.

Davanti al Gip il 54enne – difeso dall’avvocato Verde – si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa ha provato a smontare la tesi accusatoria del sostituto Giuliano Schioppi, ma le verifiche eseguite dagli uomini di Raffaele Iasi sono risultate talmente solide da essere definite dallo stesso giudice “lodevoli”.

Durante la perquisizione è emerso un altro elemento che potrebbe tornare utile alle indagini, ancora in corso. Si tratta del ritrovamento nel cestino della spazzatura di un foglio di carta dove il 54enne aveva appuntato nomi e cifre. Alias: presunti clienti e somme.

centro storico Campobasso

Un impianto accusatorio ben costruito dagli agenti, a partire dalla spiegazione del denaro rivenuto addosso all’uomo che secondo la tesi difensiva serviva per pagare le bollette ma durante la perquisizione i poliziotti non hanno trovato alcun certificato relativo al saldo delle utenze.

Ma alla luce dei dati raccolti durante le indagini il Gip scrive anche che sul 54enne sussistono gravi indizi di colpevolezza e che c’è un reale pericolo di reiterazione del reato anche a causa dei “contatti dell’arrestato con un ambiente criminale” che lo lusingava per cospicui e facili guadagni.

Lui infatti ha dichiarato di essere al momento inoccupato e dunque anche per il Gip “la cessione di droga è la sua primaria occupazione perché l’esigenza di provvedere al suo sostentamento costituisce occasione per delinquere ancora”.

Dunque il gip ha convalidato la procedura della mobile e applicato l’obbligo di dimora regolamentato dagli orari.

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