Il Coronavirus non è la peste ma in questo momento la preoccupazione delle Autorità – da quelle nazionali a quelle comunali – è naturalmente quella di evitare il più possibile il propagarsi del contagio. Sono in tanti a chiedersi come, eppure è possibile.
Il virus che sta ‘tenendo in scacco’ anche l’Italia – è bene chiarirlo – non si trasmette con estrema facilità ma con contatti diretti e prolungati con una persona positiva al Covid-19. Il panico sociale che si sta scatenando, anche qui in Molise dove i casi sono saliti ad 8, è perlopiù immotivato.
Niente panico dunque, ma l’adozione di alcuni accorgimenti e cambiamenti nello stile di vita. È di ieri, 4 marzo, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che espressamente elenca i provvedimenti volti al contenimento del contagio, che a cascata sono stati adottati in regioni e comuni.
I contatti sociali tra le persone non possono e non devono finire, semplicemente va tenuto conto di evitare abbracci e strette di mano, così come di bere allo stesso bicchiere o bottiglia, e di rapportarsi agli altri mantenendo una distanza cosiddetta ‘di sicurezza’.
In generale la regola è quella di evitare luoghi affollati e in cui non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Ed è questa la ragione per cui molti eventi e manifestazioni, in cui questi parametri non possono essere rispettati – sono state annullati.
REGOLA GENERALE
Il DPCM del Governo Conte, recepito dai vari Amministratori, prevede la sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Ma vediamo le situazioni nel dettaglio, per meglio capire come comportarsi.
SCUOLE E UNIVERSITÀ CHIUSE
Da oggi e fino al 15 marzo sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia, così come le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Idem per la formazione superiore, comprese Università, master e corsi professionali vari, ferma restando la possibilità di seguire lezioni a distanza. Sospesi anche tutti i viaggi d’istruzione e le visite didattiche.
BAR E RISTORANTI
Andare al bar o al ristorante non è affatto vietato ma anche per questi esercizi commerciali vale la regola di assicurare agli avventori una distanza di un metro l’uno dall’altro.
SPORT, PALESTRE E PISCINE
Molti si staranno chiedendo se è il caso di recarsi in palestra o in piscina oppure se queste siano chiuse per via del provvedimento governativo. No, palestre e piscine possono essere frequentate ma, anche in questo caso, va rispettata la distanza di sicurezza. Nel Decreto si legge che “lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione (della distanza di almeno 1 metro, ndr)”.
CINEMA E TEATRI
Il Decreto prevede la sospensione degli spettacoli svolti in un luogo affollato e che non consente di mantenere la debita distanza tra le persone. Nei fatti resta nella discrezione del gestore/organizzatore sospendere lo spettacolo o meno, ma in quest’ultimo caso andranno rispettate le prescrizioni di cui sopra. In Molise si sta propendendo perlopiù per il rinvio degli eventi (così ha deciso la Fondazione MoliseCultura per il Teatro Savoia, il Teatro del Loto per le stagioni di Ferrazzano e Guglionesi, il Teatro Italo Argentino di Agnone, la rassegna cinematografica Tempi Moderni che si tiene il giovedì all’Oddo, mentre la normale programmazione è confermata).
FIERE E MERCATI
Data l’impossibilità di rispettare la distanza interpersonale in manifestazioni di questo tipo, i Sindaci le sospenderanno fin tanto che permane l’emergenza sanitaria. A Termoli ad esempio, il primo cittadino Francesco Roberti ha espressamente comunicato che “sono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura (ivi inclusi fiere e mercati) svolti in luogo pubblico o privato che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza minima interpersonale di almeno 1 metro”.
Siamo tutti chiamati a fare uno sforzo, una maggiore attenzione da parte di tutti può significare molto. Raccomandazioni che valgono ancor di più per le persone anziane o affette da patologie croniche, o ancora con stati di immunodepressione congenita o acquisita. A queste persone si consiglia di evitare di uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
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