Un’alzata di spalle, come a dire: “E che dovremmo fare, starcene chiusi in casa?”: La reazione più comune sembra questa a Montenero di Bisaccia, poche ore dopo la notizia che tre persone del posto sono rimaste contagiate dal famigerato Coronavirus. Nessuna psicosi, niente panico. Chi si aspetta un paese deserto o persone che girano con la mascherina a coprire naso e bocca resta spiazzato.

La Casa della Salute è stata sanificata, scuole e Comune lo saranno nelle prossime ore. Ma i negozi sono aperti, l’Ufficio postale e la banca pure. La gente va tranquillamente a fare la spesa o a prendere l’aperitivo al bar. Tutto come nulla fosse, quasi a scacciare lo spauracchio di altri possibili contagi che si temono nelle prossime ore.
“Massima solidarietà alla famiglia contagiata, ma evitiamo inutili allarmismi. Andiamo avanti col buon senso” le parole del sindaco Nicola Travaglini.

I bar sono animati dai soliti anziani, ma non mancano i giovani. Per qualcuno, la notizia del contagio ha significato un giorno di ferie forzate. “Lavoro a San Salvo e il mio capo mi ha detto di stare a casa. Dice che se i clienti sanno che sono di Montenero potrebbero spaventarsi”. Davanti a un caffè o un bicchiere di birra si discute del Covid 19. “Da quando c’è questo virus non do più la mano per salutare, mi tengo a distanza” afferma un altro giovane.
Ma il clima è quasi goliardico. “Ma chissà quanti potrebbero avere il virus e non lo sanno” afferma un altro avventore. In Piazza della Libertà l’argomento è sempre quello. “Io l’ho avuto già e mi è passato” scherza un uomo con diverse primavere alle spalle. Dalla farmacia esce qualche cliente che nota le telecamere di varie tv presenti.

La notizia per i monteneresi è quasi più tutta l’attenzione suscitata dal caso, che non il contagio stesso. “Va bene parlarne, ma non ingigantiamo il caso. Adesso speriamo non venga la D’Urso a casa di Di Pietro” scherza un commerciante. Appena fuori dal suo negozio un giovane mostra di non temere il contagio. “Non penso di essere entrato in contatto con chi ha preso il virus, esco poco”. Anche nei negozi di alimentari la notizia non ha suscitato le reazioni scomposte di altre zone d’Italia. Scaffali pieni e poca gente ad acquistare, come un qualsiasi martedì mattina.

Purtroppo le voci che si accavallano sono anche peggio del virus. “Mi hanno detto che tutti gli operai Fiat di Montenero sono stati rimandati a casa” sentenzia un tale. Un altro cittadino si dice convinto che “il secondo tampone è negativo”. Mentre qualcuno prova a ricostruire le ultime giornate della famiglia ora ricoverata al Cardarelli. “Hanno fatto una grande festa di famiglia, adesso dovranno disinfettare il locale”.
Il sindaco chiede ai cittadini di non dare credito a tutte queste voci e a rivolgersi ai numeri 0874313000/ 0874409000 attivati dalla Asrem o al numero verde 1500 del Ministero della Salute per eventuali chiarimenti. Il timore che ci possano essere presto nuovi contagiati però esiste, a cominciare dai familiari della prima signora trovata positiva al Coronavirus. “Il figlio è in quarantena, ma attualmente sta bene”.
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