Coronavirus

Sette morti in pochi giorni, sono più del 10 per cento dei contagiati

Si allunga l’elenco delle persone decedute con il Coronavirus in Molise. Il bilancio ufficiale parla di 7 morti (compresa la donna di Guglionesi morta a Chieti e escluso l’anziano di Sesto Campano morto a Roma).

La verità è che sono sempre più le famiglie che si trovano a fare i conti con un lutto per via della pandemia. Il primo a perdere la vita è stato appunto l’89enne di Sesto Campano, che però non viene considerato tra i ‘morti molisani’ perché è spirato allo Spallanzani di Roma.

La prima persona molisana che – ufficialmente – ha perso la vita ‘con’ il Coronavirus è stato un uomo di 82 anni di Termoli (appartenente al cluster Trentino). Era il 16 marzo.

Il 18 marzo invece ha lasciato i suoi cari ancora un uomo di Termoli, un 84enne che però non era ricoverato ma febbricitante da qualche giorno. Sul suo corpo è stato effettuato il tampone post mortem che ha chiarito come l’uomo avesse il Covid-19.

Poi è stata la volta di una donna del capoluogo. 84enne originaria di Riccia ma residente a Campobasso, è morta nell’ospedale Cardarelli (nel reparto di Rianimazione) dove era ricoverata da pochi giorni. Il suo cuore ha smesso di battere il 19 marzo.

Il 19 marzo è deceduta una donna di Guglionesi, un medico di 64 anni, ricoverata però all’ospedale di Chieti. Era già gravemente malata, ma il Coronavirus ha complicato la sua situazione sanitaria.

Ieri, 20 marzo, il 5° decesso. A non farcela è stata una donna di Monteroduni (prima vittima della provincia di Isernia) di 84anni e ricoverata in Malattie Infettive. Si è aggravata d’improvviso e i medici non hanno potuto far nulla per salvarla.

Oggi 21 marzo in mattinata si è allungata la triste lista. A perdere la vita un altro anziano, un ultraottantenne ricoverato al Cardarelli ma che proveniva da un ricovero in Terapia Intensiva in un’altra struttura. Poco doco la notizia di un’altra morte: un anziano ultraottantenne di Campobasso.

Vittime anziane, alcune con altre patologie. Ma ciò non cambia la sostanza. La percentuale di morti sui totali positivi inizia ad essere preoccupante: sono circa il 12 per cento.

 

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