Dopo i casi positivi al covid-19

S. Giuseppe, ‘banchetti’ vietati a Riccia. Il sindaco: “Restate a casa”

Domani, 19 marzo, è San Giuseppe, festa molto sentita in paese: "Vieterò ogni occasione di incontro, pubblico e privato".

Una lettera sofferta, dura, accorata e soprattutto necessaria. E’ quella che il sindaco di Riccia, Pietro Testa, ha voluto scrivere ai suoi concittadini dopo i recenti casi positivi al Covid-19 registrati in paese e nell’imminenza di una festa molto sentita nel centro fortorino, ovvero San Giuseppe. “Cari concittadini, la festa di San Giuseppe, molto sentita e partecipata nella nostra comunità, è ormai prossima. So bene, come tutti voi, cosa rappresenti per ognuno di noi questa attesa ricorrenza religiosa e sociale, la nostra devozione, i sentimenti di gioia e condivisione che albergano nel cuore e nell’animo di ogni riccese. È la nostra festa, la nostra storia, il momento più importante in cui un intero popolo rinnova il suo legame con il Santo e con ogni suo familiare, amico, conoscente”.

Una festa che dovrà essere diversa: “Quest’anno la nostra festa di San Giuseppe dovrà cambiare nella forma, mantenendo però immutato tutto il suo spirito, tutto il suo profondo significato. Perché oggi siamo chiamati ad interpretare l’amore per il nostro Santo nel rispetto per il prossimo, della sicurezza sociale, nel dovere di assumerci le nostre necessarie responsabilità di singoli e di cittadini che vogliono bene al proprio paese e ai propri paesani. Mi rivolgo a voi tutti, Riccesi, nell’assicurarvi che il vostro Sindaco, l’amministrazione ed il Comune stanno facendo tutto il necessario ed anche di più per garantire la salute e la sicurezza dell’intera popolazione”.

Il primo cittadino prosegue dicendo che “nulla è lasciato al caso e ogni azione è stata messa in campo, di concerto con tutte le istituzioni, le forze dell’ordine, i volontari che in questo momento ci sono vicine e ci supportano nella necessità e che ringraziamo dal profondo del nostro cuore. Ma non possiamo e non dobbiamo delegare solo agli altri la nostra sicurezza e, nel rispetto non solo delle ordinanze nazionali, ma soprattutto delle nostre coscienze, vi esorto, uno ad uno, al più grande senso di responsabilità in occasione della festa di domani, 19 marzo. Evitate assembramenti, visite, qualsiasi occasione di incontro al di fuori delle vostre case e dei vostri stretti familiari che vivono con voi. È importante, fondamentale per la sicurezza di tutti, nessuno escluso. Soprattutto, non recatevi presso le abitazioni delle persone anziane, malate, fragili. Non andate a trovare amici e familiari da poco rientrati nel nostro paese”.

Le misure drastiche: “Vi annuncio che, in ottemperanza delle disposizioni governative nazionali, sto per emanare un’ordinanza comunale che vieterà ogni occasione di incontro, pubblico e privato. Una decisione sofferta, ma necessaria, che auspico sarà rispettata da tutti non solo come obbedienza alla legge, ma come imperativo morale e civile. So di potermi fidare di voi, del vostro senso civico e del vostro amore per Riccia”.

Il messaggio finale: “E, seppur virtualmente, vi invito tutti a seguire la Messa solenne che giovedì sarà celebrata da don Elio di Paolo, a porte chiuse, nella nostra Chiesa, trasmessa in streaming sulla pagina facebook “ComitatoSant’Antonio Riccia Cb”. Sarà certamente una funzione diversa, ma non per questo meno sentita, coinvolgente, autentica nella fede che ci lega a San Giuseppe”.

 

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