Emergenza coronavirus

Pronto Soccorso del San Timoteo chiuso a oltranza, quasi tutti i medici e gli infermieri in quarantena

Hanno avuto contatti ravvicinati con la dottoressa del 118 trovata positiva questa mattina al Covid-19. 25 tra medici e infermieri in isolamento: non c'è personale sufficiente a coprire i turni. L'intero ospedale di Termoli resta interdetto per tutte le attività ambulatoriali, le visite specialistiche, le analisi, i raggi, fino almeno al 15 marzo, in base a una disposizione arrivata nel pomeriggio odierno. Intanto il San Pio di Vasto comincia a cedere sotto la mole di pazienti molisani dirottati in Abruzzo, mentre Foggia conferma il no alla richiesta del Molise.

Nel silenzio pressoché totale della stampa e delle televisioni nazionali, che finora sembrano aver ignorato il caso Molise (con poche eccezioni) arriva la conferma alla peggiore notizia: con effetto immediato e fino a nuove disposizioni il Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli è chiuso. Viene meno un servizio fondamentale per il territorio e per un bacino di oltre 120 mila residenti, che d’ora in avanti dovranno fare a meno di un imprescindibile punto di riferimento per l’assistenza sanitaria.

Il problema è legato all’emergenza coronavirus e a una gestione discutibile di quella che è stata la giornata di ieri, 5 marzo, all’interno dell’ospedale. Qui una dottoressa del 118, trovata questa mattina positiva al virus, ha infatti avuto contatti ravvicinati con tutto il personale medico e infermieristico.

24 persone complessivamente, che da subito devono mettersi in quarantena. Probabilmente saranno sottoposte a un nuovo tampone nei prossimi giorni. Pur essendo tutte negative, non si può escludere che abbiano contratto il virus al termine nel corso della giornata di ieri.

Una giornata di reclusione all’interno dell’ospedale per 120 dipendenti, al termine della quale è arrivata una telefonata dalla Direzione sanitaria a informare i vari reparti che “potete uscire e tornare a casa” malgrado il tampone non sia stato fatto a tutti.

Il Pronto soccorso, che sarà coinvolto da una sanificazione generale nelle prossime ore, non può riaprire dunque perché manca il personale. Sono quasi tutti in isolamento. Gli unici due medici che non hanno avuto contatti con la persona contagiata e i sei infermieri che come non hanno avuto alcun contatto nè con i due medici contagiati nè con la dottoressa del 118 positiva non possono garantire i turni di servizio in un reparto del genere, che lavora 24 ore su 24.

Resta chiuso – o meglio interdetto – alle ordinarie attività l’intero ospedale San Timoteo, dove laboratori, sale diagnostiche, sala raggi, sono bloccate. Attività sospesa e invito ai parenti dei degenti che non sono stati dimessi a non andare a trovare nessuno. Si attendono disposizioni ufficiali che finora non sono arrivate: l’impressione è che, al di là delle parole rassicuranti dei vertici regionali e sanitari, la situazione sia molto caotica e che si navighi a vista.

La situazione è oltremodo seria, connaturata da una gravità mai registrata finora e aperta a interrogativi di ogni genere. Come si potrà gestire la ordinaria amministrazione della richiesta sanitaria in questo modo, considerando che quello del san Timoteo è l’unico Pronto soccorso del Basso Molise e che potrebbe restare chiuso per settimane nel pieno di una epidemia che comincia a investire in maniera decisa la città di Termoli?

 

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