L'iniziativa di solidarietà

Pelletteria pronta a fare mascherine: “Trovati filo ed elastico, manca il tessuto speciale”

In soli due giorni sono arrivate molte donazioni al titolare dell’azienda che produce articoli di lusso per cacciatori: “La ‘Michele Letizia spa’ ha donato centinaia di metri di elastici – spiega Fernando Tomba – e proprio ieri, 21 marzo, si è aggiunta l’azienda ‘Mic Manifattura Italiana Cucirini’ per il filo”. Ora serve l’ultimo sforzo: “Ci appelliamo alle istituzioni e ai grandi imprenditori affinché facciano richiesta di materiale specifico per produrre le mascherine certificate”.

Ricordate la pelletteria per articoli di lusso per i cacciatori pronta a trasformarsi in fabbrica di mascherine? Ebbene, dopo l’appello arrivato dal titolare, Fernando Pio Tomba, sul nostro canale di informazione, più di qualcosa si è mosso. Riassumendo, la piccola azienda di Campobasso è pronta a convertire la propria produzione per dare una mano concreta in questo tragico momento in forma assolutamente gratuita. In cambio, ha chiesto la donazione della materia prima, ovvero tessuto speciale, elastico e filo.

 

A che punto siamo? Lo spiega lo stesso Tomba: “Già dopo qualche ora l’azienda ‘Michele Letizia spa’ ha donato centinaia di metri di elastici – annuncia il titolare della pelletteria – e proprio ieri, 21 marzo, si è aggiunta l’azienda ‘Mic Manifattura Italiana Cucirini’, che è la fabbrica dove mi rifornisco per il filo da cucire e mi darà il filo necessario per le mascherine. Grazie mille per la solidarietà dimostrata”.

 

Bene, ma non benissimo. Nel senso che manca la cosa principale: il tessuto speciale. “Purtroppo non ancora abbiamo un fornitore del tessuto certificato per fare mascherine che proteggano dal virus – prosegue Fernando –. Molti fornitori ci hanno contattato per la donazione illimitata di tessuto ‘tnt’ che però non è certificato. Certo, meglio di nulla. Ma se non è certificato non ha senso. Quindi, aspettiamo fiduciosi”.

Fernando Tomba

 

Tomba ringrazia tutti coloro che si sono resi disponibili, anche solo condividendo l’articolo di Primonumero: “Non mi sarei mai aspettato tutto questo calore che ovviamente va a chi è sul fronte, i medici e gli infermieri. Sono loro che dobbiamo alleggerire, dobbiamo fargli da scudo perché se cadono loro cadiamo tutti. Vi ringrazio per questo ma sono sicuro che chiunque di voi lo avrebbe fatto con i miei mezzi”.

 

Alcune persone erano anche pronte a donazioni in denaro: “Ho ricevuto da molti di voi l’impegno per fare una donazione di denaro che potrà servire a comprare il materiale necessario: vi ringrazio, ma purtroppo non lo posso fare. Avendo un’attività, tutto il denaro che ricevo va fatturato per cui la cosa non è possibile. Devo dire che ho avuto richieste da tutte le parti d’Italia, dalla Protezione Civile della Lombardia, dalla Sicilia”.

 

In definitiva, al momento le scorte del materiale speciale per le mascherine sono finite e fino alla produzione del nuovo non sarà possibile reperirlo. “Spero per questo in una richiesta fatta da persone autorevoli, che rappresentano le nostre istituzioni, per far sì che possa essere trovata una soluzione migliore e più veloce anziché aspettare soltanto… E alcuni grandi imprenditori di Campobasso mi hanno assicurato che stavano facendo di tutto per riunirsi per comprare il materiale adatto e mandarlo a me per lavorarlo”.

 

“In ogni caso – conclude – ho deciso di sospendere tutti i pacchi in partenza dal mio laboratorio per non ingolfare il sistema di corrieri di articoli che in questa situazione non sono necessari ed evitare possibili contagi da parte del personale di recapito pacchi”.       FdS

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