La situazione

Ospedale riaperto ma solo per urgenze, pazienti visitati nella tenda-filtro. Roberti: “La chiusura era necessaria”

Dopo 13 giorni di chiusura il San Timoteo torna attivo solo in parte: Laboratorio Analisi, sala donazioni e tenda montata dalla Protezione civile- Visita del sindaco: "Manteniamo il rigore, non usciamo"

I pazienti che arrivano al San Timoteo oggi, 18 marzo, dopo 13 giorni di chiusura, devono necessariamente rivolgersi alla tenda del triage allestita nel piazzale del parcheggio del pronto soccorso.

Il presidio ospedaliero – cioè la struttura centrale – è chiuso, con il cancello sbarrato. Diversi cittadini che hanno legittimamente creduto che oggi sarebbe stato riaperto l’intero servizio sanitario hanno provato a citofonare e chiedere spiegazioni, ma all’interno il personale è pochissimo.

Aperti laboratorio analisi, sala donazioni e reparto di emergenza con la tenda della Protezione Civile, appunto. Qui ci sono gli operatori con dispositivi di protezione personale e alcuni arrivati anche da Campobasso perché non tutti i medici di Termoli hanno fatto ritorno al lavoro in quanto i 14 giorni di quarantena non sono ancora completamente trascorsi e scadranno soltanto domani.

tenda san timoteo riapertura

Diverse le lamentele da parte degli utenti, che si sono ritrovati in una situazione non prevista. Non è ancora chiaro se da oggi l’ospedale San Timoteo potrà fare ricoveri o se bisognerà attendere qualche altro giorno per garantire un servizio completo.

Il triage del Pronto Soccorso San Timoteo è interamente gestito da infermieri, professionisti ma anche volontari arrivati da Campobasso, ai quali i colleghi di Termoli, che al momento si trovano all’interno del presidio e nel reparto di medicina d’urgenza, daranno poi il cambio.

tenda san timoteo

Non sono turnazioni facili anche perché il personale a disposizione non è ancora un contingente completo. Una giornata di rodaggio pertanto, che però già riesce a individuare con precisione la procedura da seguire.

Dunque tutti i pazienti che arrivano in ospedale devono passare attraverso la tenda filtro. Qui vengono sottoposti prima di tutto alla misurazione della temperatura corporea e alla saturazione polmonare con il saturimetro.

Gli infermieri fanno poi loro una breve intervista, chiedendo residenza, contatti avuti nei giorni scorsi, eventuali contatti a rischio, sottoponendoli insomma a una serie di domande utili alla anamnesi, sulla cui base vengono fatti entrare all’interno del pronto soccorso oppure, qualora presentino una sintomatologia o anche un sospetto di aver contratto il Covid-19, dirottati immediatamente tramite trasporto protetto all’ospedale Cardarelli di Campobasso.

Una eventualità che potrebbe verificarsi e che per la quale è necessario scongiurare la contaminazione degli ambienti interni.

Donazione sangue

Fra le prime operazioni tornate finalmente disponibili dopo quasi due settimane di stop c’è quella della donazione di sangue e plasma. Ha infatti riaperto anche la sala donatori del nosocomio di viale San Francesco.

“Tutti i donatori abituali di tutte le associazioni possono chiamare per prenotare la donazione – ha spiegato il presidente dell’Avis Mario Ianieri -. Dopo esservi prenotati potete recarvi in sala donatori sempre se nei giorni scorsi non avete avuto problemi di salute, qualche linea di febbre o altri particolari problemi. Con attenzione e rispetto delle normative vigenti. Con un po’ di pazienza e collaborazione riusciremo a compiere il nostro nobile gesto”.

Stamane è stato l’imprenditore turistico Donato Di Gennaro di Termoli il primo a donare sangue.

Donazione sangue

“Da oggi ha riaperto dopo due settimane l’ospedale san Timoteo di Termoli. A causa di questa chiusura oltre alla emergenza nazionale a tutti nota c’è carenza di sangue e plasma, per cui invito tutti quelli in salute e che non hanno avuto contatti a rischio di prenotare per donare come ho fatto io stamattina, il 1° donatore dopo lo stop”. Questo il numero da chiamare: 0875 7159238.

Pre triage al San Timoteo

In giornata il sindaco di Termoli Francesco Roberti si è recato, in compagnia del presidente del consiglio comunale Michele Marone, all’ospedale appena riattivato. Roberti ha prima salutato le operatrici del pre triage e ha poi incontrato all’interno dell’ospedale i medici riuniti all’interno della direzione sanitaria. È in corso la riorganizzazione dei turni di lavoro ma già da questa mattina l’ospedale termolese è tornato operativo per le urgenze.

“Ringrazio tutti coloro – ha detto il sindaco Roberti – che si sono adoperati per la riapertura del San Timoteo. Questa mattina c’è stata una riunione dei medici e sono stato presente anche io. Si sono riorganizzati i turni e i reparti per ripartire in efficienza. Dobbiamo spiegare ai cittadini che questa interruzione è stata necessaria onde evitare che a Termoli si potessero ripetere scene viste in altri ospedali del territorio nazionale come Ariano Irpino e Penne dove non si era seguito un protocollo specifico e si è determinata la chiusura degli stessi nosocomi e delle città. Si è prima dovuto svuotare l’ospedale, i pazienti sono stati dimessi, qualcuno è potuto tornare a casa, altri che avevano ancora necessità di cure sono stati spostati in altri ospedali in base alle loro esigenze.

Alcuni medici sono dovuti andare in quarantena per verificare se ci fosse stato qualche contagio, trascorsi questi quattrodici giorni, oggi possiamo dire che siamo riusciti a superare questo momento critico. I medici che erano all’interno dell’ospedale sembra non abbiano avuto nessun contagio e abbiamo dovuto anche aspettare i tamponi dei soggetti che erano stati più esposti e che potevano avere più probabilità di contagio. Ringrazio tutti gli infermieri, i volontari, i medici, il dottor Florenzano per questo grande lavoro per garantire a tutti di riavere un ospedale nel Basso Molise. Ringrazio anche tutta la cittadinanza per la collaborazione e le persone che si sono attivate per la riapertura. L’Ufficio di Presidenza e l’Unità di Crisi Regionale che in continuo contatto e in teleconferenza, mi hanno informato di giorno in giorno sullo stato dell’arte. Bisogna continuare a mantenere il rigore che ci siamo imposti evitando di uscire e passeggiare senza motivazioni perché ci attendono giorni difficili.

Pre triage al San Timoteo

Se quello che abbiamo messo in campo viene rispettato alla lettera, probabilmente nei prossimi quindici giorni potremmo superare questo periodo molto difficile per la nostra comunità. Vi aggiornerò di volta in volta. Vi abbraccio tutti”.

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