I numeri di Cercemaggiore, centro di circa 3700 abitanti a una ventina di chilometri da Campobasso, destano timore nella popolazione. I 23 casi positivi e i due decessi registrati in cinque giorni hanno messo in allarme più di qualche cittadino. C’è da dire che il numero è così alto per via dei casi positivi al Covid accertati all’interno della casa di riposo, 16 in totale. Ma è pur vero che solo il capoluogo ha più casi, con numero nettamente più alto di popolazione però.
Purtroppo, intorno a ora di pranzo è deceduta una signora di 83 anni che era ricoverata in malattie infettive. La seconda vittima dopo il signore di 92 anni venuto a mancare lo scorso 26 marzo. Ricordiamo anche che Cercemaggiore è ‘zona rossa’ e che le misure sono ancora più restrittive che nel resto del Molise. Non si può entrare né uscire dal Comune.
Ma diverse persone lamentano il fatto che, per esempio, “si vede ancora troppa gente per le strade del paese che va in giro senza guanti e mascherine”. Qualcuno rivela che alcune persone che escono dalle proprie abitazioni senza motivo, sia in paese che nelle contrade. E questo non fa che ingenerare paura e insofferenza di quanti non rispettano in modo puntuale le norme stabilite.
Ecco perché molti chiedono alle istituzioni, al sindaco, di comunicare maggiormente con la popolazione per metterla al corrente dei pericoli e del rischio cui si va incontro se non si attuano comportamenti ferrei. Tornando alla casa di riposo, nelle ultime ore c’è stato un decesso che ha ulteriormente creato allarme tra i residenti. Ma il sindaco e le autorità comunali hanno chiarito che non si tratta di un caso di infezione perché l’anziano era stato sottoposto a tampone che aveva dato esito negativo.
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