La catena epidemiologica

Nuovi tamponi su medici e contatti a rischio dopo il caso Riccia

Si stanno processando nuovi tamponi sulla base di prelievi a operatori sanitari colleghi del medico 55enne che presta servizio nel 118 di Riccia e su altri dottori e infermieri di Termoli. Finora le sessioni di screening del laboratorio di biologia molecolare del Cardarelli hanno dato fortunatamente risultato negativo. Non ci sarebbero pertanto nuovi casi di positività al Covid19 fra gli operatori sanitari del San Timoteo.

Ma resta da capire se il medico  residente a Termoli che lavora a Riccia possa aver contagiato qualche collega o qualche paziente. Ed è per questo che la direzione sanitaria ha predisposto una serie di tamponi su persone, alcune delle quali con blandi sintomi o asintomatiche (in quest’ultimo caso medici e infermieri di cui c’è bisogno). I risultati si dovrebbero conoscere in serata al più tardi.

Si procede anche a ricostruire la catena epidemiologica degli ultimi casi di Covid19 riscontrati in Molise. Al vaglio della Asrem anche la possibilità che l’81enne di Riccia non sia stato contagiato dal figlio, che non ha rispettato la quarantena al rientro da Lodi, bensì proprio dal medico che lo avrebbe visitato diversi giorni fa. Per il momento a Riccia non ci sono nuovi casi e si sta ricostruendo la mappa dei contatti. Da capire anche da chi abbia contratto il nuovo coronavirus il dottore del 118, la cui postazione è tutta in quarantena e sostituita dal servizio di urgenza di Sant’Elia a Pianisi.

Potrebbe trattarsi di una paziente residente fuori regione. Intanto anche il sindaco di Riccia si è attivato chiedendo agli operatori del 118 chi hanno visitato in questo periodo e se tra i loro pazienti c’erano persone venuto venute da fuori. Alla postazione del 118 di Riccia srivolgono infatti anche alcuni centri campani.

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